toccata
s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà una t. al pendolo, per vedere se riprende a oscillare; basta una t. di frusta, e il cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione [...] Seicento con autori, tra gli altri, quali J. S. Bach e G. Frescobaldi; sono state però composte anche toccate per complessi strumentali (come quella, per ottoni, che introduce l’Orfeo di C. Monteverdi) ◆ Dim. toccatina, toccata leggera o rapida: gli ...
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cristallino1
cristallino1 (letter. cristàllino) agg. [dal lat. crystallĭnus, gr. κρυστάλλινος]. – 1. a. Di cristallo, simile al cristallo: Bel nappo c. in coppa d’oro (Chiabrera); lente c., nome dato [...] c., uno degli stati d’aggregazione della materia solida, precisamente quello in cui i leptoni (cioè atomi, molecole, complessi atomici) sono ordinati nello spazio con regolare periodicità; reticolo c., v. reticolo; individuo c., porzione di sostanza ...
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sofisticato
agg. [part. pass. di sofisticare: il sign. fig. ricalca l’ingl. sophisticated]. – 1. Alterato, contraffatto: un vino genuino, non sofisticato. 2. fig. a. Molto sottile, raffinato o ricercato, [...] , apparecchiature, macchine, impianti, progettati e realizzati con materiali, metodi o criterî tecnicamente molto avanzati e complessi, così da soddisfare a richieste molto esigenti: i progressi dell’elettronica consentono di produrre elaboratori ...
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jug
〈ǧḁġ〉 s. ingl. [propr. «brocca, orcio», forse da Jug, ipocoristico del nome proprio femm. Joan] (pl. jugs 〈ǧḁġ∫〉), usato in ital. al masch. – Strumento musicale di origine africana consistente in [...] soffia ritmicamente, ottenendo un suono simile a quello del basso tuba; fu molto usato, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento nel sud degli Stati Uniti d’America in complessi afroamericani di musica popolare e nel jazz delle origini. ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] ; g. di pressione (traduz. dell’ingl. pressure group), o anche g. di interesse, un certo numero di enti, banche, complessi industriali e commerciali che sono in grado, per la loro potenza finanziaria, di influire, a proprio vantaggio, sulle decisioni ...
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crittografia
crittografìa (o criptografìa) s. f. [comp. di critto- e -grafia, termine coniato come lat. mod., cryptographia, da G. Selenus (1624)]. – 1. a. Scrittura segreta, cioè tale da non poter essere [...] un crittogramma, impiegando una chiave di cifratura, e di decifrare un crittogramma impiegando una chiave di decifratura, integrata, nei sistemi complessi, da una sequenza di numeri detta verme (v. fig. a p. 1024). 2. In enigmistica, tipo di rebus ...
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rhodesiano
rhodeṡiano 〈ro-〉 (o rodeṡiano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla Rhodèsia (o Rodèsia), territorio dell’Africa (così denominato dal cognome del finanziere ingl. Cecil J. [...] , cultura rh., denominazione corrente di una cultura risalente al 10° secolo d. C., caratterizzata da notevoli complessi architettonici (rovine di Zimbabwe) edificati con tecniche murarie a secco, da figurazioni scultoree, da un’organizzazione ...
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credito di emissione
loc. s.le m. Sistema di compensazione previsto nel protocollo di Kyoto (1997) per la salvaguardia dell’ambiente, che permette agli Stati che producono una quantità di gas inquinanti [...] solo di pochi punti in percentuale. […] Ma è un inizio importante perché mette in moto dei meccanismi potenti anche se complessi. Cioè la possibilità per Paesi e altri soggetti di comprare «diritti di emissione» (cioè, se inquino pago a qualcuno che ...
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fosfolipide
s. m. [comp. di fosfo- e lipide]. – In biochimica, nome generico di sostanze (dette anche fosfatidi) presenti in tutte le cellule animali e vegetali e abbondanti nei semi, nelle uova, nel [...] tessuto nervoso e muscolare: chimicamente sono lipidi complessi derivati dalla glicerina (lecitine, cefaline, ecc.) o dalla sfingosina (sfingomieline) esterificate da acidi grassi e da acido fosforico, con funzioni particolari nei processi di ...
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tomografia
tomografìa s. f. [dal ted. Tomographie, comp. del gr. τόμος «sezione», qui «strato», e di –graphie «-grafia»]. – In radiologia, particolare tecnica di indagine che consente di ottenere immagini [...] sagittale e frontale, che utilizza come sorgente energetica le radiazioni X e attraverso una serie di complessi procedimenti, terminanti con l’elaborazione mediante computer dei segnali raccolti da particolari rivelatori, concretizza l’immagine ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
complessi
Strutture psichiche che secondo la psicoanalisi freudiana si formano e si fissano durante la vita infantile, originate da particolari esperienze emotivo-affettive vissute dal bambino nei suoi rapporti con l’ambiente e, più direttamente,...