agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] l’azione, contrapp. a chi la subisce. In sintassi, complementodi a., complemento che in una prop. passiva indica la persona, o l’ materiadi scambi, importazioni ed esportazioni, ecc. b. Agenti di polizia, le guardie che fanno parte della Polizia di ...
Leggi Tutto
modellare
v. tr. [der. di modello] (io modèllo, ecc.). – 1. a. Lavorare una sostanza plastica per darle una forma; in partic., nella scultura, plasmare in argilla o altra materia molle il bozzetto o [...] la successiva traduzione in marmo, bronzo, ecc. Può avere per complemento sia la materia su cui si opera sia la forma che se ne ricava Analogam., nel disegno e nella pittura, tracciare le linee, i contorni di una figura: m. un profilo, m. un nudo. b. ...
Leggi Tutto
giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, [...] ., una buona giudice; la Chiesa sola è g. (o è sola g.) in materiadi fede; diamo ascolto alla coscienza, primo g. (non prima g.) delle nostre azioni; come soggetto o complemento, invece, il femm. è raro o poet.: Già si sedeva all’amoroso ufficio La ...
Leggi Tutto
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] argomento, per indicare cioè la materia, il tema di un discorso, di una trattazione, di una discussione: discutere su una casi, costituire, impiantare, organizzare, secondo il partic. complemento: mettere su casa, farsi una casa propria (come ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] cioè l’ordine indicato o determinato dalla parola (aggettivo o complemento) che segue: elenco degli attori in o. alfabetico; o., secondo la norma di successione stabilita o consueta; scrive con o. e chiarezza; la materia è sistemata con o. rigoroso ...
Leggi Tutto
insufficiente
insufficiènte agg. [dal lat. tardo insufficiens -entis, comp. di in-2 e sufficiens -entis (v. sufficiente)]. – 1. Non sufficiente, che è troppo poco in senso assoluto o non basta a un determinato [...] argomenti, scuse, prove i.; avere i. cognizioni di una data materia. Con riferimento esplicito al fine, alla necessità, all’uso o alla funzione per cui una cosa non è sufficiente, espressi da un complemento o da una proposizione introdotti da per o a ...
Leggi Tutto
argomento
argoménto s. m. [dal lat. argumentum, der. di arguĕre «dimostrare»]. – 1. Ciò che si adduce a sostegno di quanto si afferma; ragione, prova: allegare, recare, addurre, confutare, ribattere [...] di cui si discorre; materia, tema: proporre, trattare, discutere, esaurire un a.; entrare in a.; a. di una conversazione, di una lezione, di un saggio, di una tesi di soggetto di un’opera o di un capitolo; sommario. In grammatica, complementodi a., ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] enunciato: parola che compie la f. di soggetto, di predicato, dicomplemento, di attributo (e più genericam., in grammatica , rappresentazione matematica dell’intensità delle onde associate alla materia, per mezzo della quale si può misurare la ...
Leggi Tutto
possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] Con uso assol., esser proprietario di beni immobili: è gente che possiede; più spesso con complemento indefinito: possiede molto; possiede p. una lingua, varie lingue; possiede la sua materia; si sente che possiede l’argomento; ammettere una massima ...
Leggi Tutto
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] genitivo. Uso a. di un verbo (o anche di altra parte del discorso), quando è usato senza il complemento che di solito gli si accompagna a. (o scala Kelvin), condizione della materia in cui la temperatura di un corpo deve ritenersi nulla dal momento ...
Leggi Tutto
MATERIA, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di materia è il complemento che indica la sostanza di cui si compone una cosa o una persona, in senso sia proprio sia figurato.
Può essere introdotto dalle preposizioni di e in
I...
DI [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice di può presentarsi in diverse forme.
• Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle
•...