modellare
v. tr. [der. di modello] (io modèllo, ecc.). – 1. a. Lavorare una sostanza plastica per darle una forma; in partic., nella scultura, plasmare in argilla o altra materia molle il bozzetto o l’opera in grandezza d’esecuzione per la successiva traduzione in marmo, bronzo, ecc. Può avere per complemento sia la materia su cui si opera sia la forma che se ne ricava: m. la creta, l’argilla, la cera, lo stucco; m. una testa in gesso; m. un vaso; m. un cavallo, un gruppo; assol.: m. dal vero. Anche, dare la forma a un’opera definitiva; m. un busto nel marmo, o m. il marmo. Analogam., nel disegno e nella pittura, tracciare le linee, i contorni di una figura: m. un profilo, m. un nudo. b. Per estens., sagomare, dare la forma, la linea, il garbo a qualsiasi creazione o costruzione tecnica, artigiana, ecc.: m. un cappello, un abito da sera; m. una barca, un mobile. Con sign. più generico, dare una determinata forma: gli agenti atmosferici hanno modellato queste rocce. In senso estens., far risaltare, mettere in rilievo: un vestito che modella il corpo, la persona; l’abito da sera le modellava il seno e i fianchi. 2. Eseguire, foggiare secondo un determinato modello: questi vasi furono modellati secondo il tipo attico; frequente in senso fig.: modella il suo stile su quello dei più recenti autori americani; modellate la vostra condotta su quella degli esempî migliori. Nel rifl., conformarsi a un modello, a un esempio: modellarsi sui grandi maestri del passato; per libertario che sia un giovane, cerca sempre di modellarsi su uno schema astratto (Pavese). 3. Nel linguaggio tecnico, rappresentare un sistema, una macchina, un fenomeno, ecc., mediante un modello. ◆ Part. pass. modellato, anche come agg., che ha una determinata forma (di solito specificata da un avverbio): un busto, un vaso, un mobile, un cappellino ben modellato; statua modellata grossolanamente; corpo stupendamente modellato. Nell’ordinamento dei licei artistici, figura modellata, ornato modellato, eseguiti in rilievo, in scultura, come materie d’insegnamento specifico (in contrapp. alla figura e all’ornato disegnati). Per l’uso come sost., v. la voce.