Fisico russo (Vitebsk 1930 - San Pietroburgo 2019). Si è laureato nel 1952 presso il dipartimento di elettronica dell'Istituto V.I. Ul´janov di Leningrado, e dal 1953 è stato ricercatore presso l'Istituto di fisica tecnica A. F. Ioffe di Leningrado dove ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica nel 1970. È stato capo del laboratorio (1972-87) e poi direttore (dal 1987) dell'Istituto Ioffe. È vicepresidente dell'Accademia russa delle scienze dal 1991 e membro del parlamento russo dal 1995. Nel 2000 gli è stato conferito il premio Nobel per la fisica, che ha condiviso con H. Krömer e J. S. C. Kilby, per i suoi contributi allo sviluppo delle eterostrutture a semiconduttori usate in optoelettronica e nell'elettronica rapida. A partire dal 1962 ha svolto una originale e intensa ricerca nel campo della tecnologia dei semiconduttori, in particolare dei composti III-V, dei laser a semiconduttori, dell'optoelettronica, dei processi epitassiali, dei LED e delle celle solari. Molti contributi di A., soprattutto nell'ambito della tecnologia dell'arseniuro di gallio, hanno posto le basi per lo sviluppo della cosiddetta nanotecnologia. Membro di diverse accademie scientifiche e insignito di numerosi premi e riconoscimenti internazionali, da lui ha preso nome un asteroide.