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Yellow Kid

di Alfredo Castelli - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Yellow Kid

Alfredo Castelli

Il monello col camicione giallo

Pescato tra i monelli di strada dall’illustratore Richard Felton Outcault, nel 1895 Yellow Kid, il «ragazzo giallo», ha fatto il suo ingresso nelle vignette satiriche dei giornali. Con il suo camicione giallo, la testa rapata e l’aria beffarda, ha riscosso tanta popolarità da conquistarsi la definizione di primo personaggio dei fumetti

Nei rioni miserabili di New York

Non era raro che, nelle torride estati newyorkesi, i bambini dei quartieri poveri si presentassero con indosso solo una vestina ricavata dagli indumenti dei genitori e la testa rapata a zero per allontanare il rischio dei pidocchi! L’incontro con uno di questi street urchins («monelli di strada») ispirò all’illustratore Richard Felton Outcault il personaggio di un bimbo con la testa rasata rivestito di un lungo camicione che, come i suoi colleghi della realtà, viveva in un rione miserabile popolato da immigrati. Il piccolo, all’inizio senza nome, assisteva alla vita di Hogan’s Alley – così si chiamava quell’agglomerato di case fatiscenti – che, come la parte ‘normale’ della città, aveva le sue feste, le sue personalità, i suoi riti; il tutto però contraddistinto dalla miseria e dalla degradazione, così da finire per essere un’amara parodia della gente per bene. Nel maggio 1895 le vicende di Hogan’s Alley cominciarono a uscire a colori nel supplemento umoristico settimanale del quotidiano The New York World. Il bambino anonimo crebbe fino a diventare un adolescente; il suo camicione, all’inizio colorato in modo diverso puntata per puntata, divenne stabilmente giallo e the Yellow Kid («il ragazzo giallo»), come era stato battezzato, si guadagnò il ruolo di protagonista assoluto. Il suo umorismo irriverente piacque, e il personaggio diventò famosissimo e conteso.

I giornali del ragazzo giallo

Nel 1896 l’editore del New York Journal, quotidiano rivale del World, convinse a suon di dollari il suo autore a disegnarlo per il suo giornale. Il World allora ne fece allora continuare le vicende a un altro disegnatore: così ogni domenica i lettori di New York potevano scegliere tra due versioni diverse della stessa serie. La concorrenza definì «giornali gialli» i due quotidiani, non senza un certo disprezzo. In quegli anni stava per scoppiare la guerra tra gli Stati Uniti e la Spagna, e i due giornali facevano a gara nel descrivere atrocità e misfatti del nemico per giustificare l’intervento, strillando in copertina notizie tanto improbabili quanto impressionanti. Venne allora coniato il termine giornalismo giallo, tuttora usato per definire il giornalismo sensazionalistico.

Un personaggio che ha fatto storia

La serie (anzi, le serie) di Yellow Kid si conclusero nel breve volgere di due anni, ma il suo ricordo fu mantenuto grazie a un gran numero di commedie a lui ispirate e ai tantissimi oggetti che lo raffiguravano. Già nella prima decade del secolo scorso cominciò a venire definito il primo personaggio dei fumetti, e la definizione attecchì al punto che il 1895 è tuttora considerato come la data ufficiale di nascita di quel mezzo.

Eppure non è così. Prima di tutto Yellow Kid non era un fumetto: salvo rare eccezioni, le sue vicende si svolgevano in una sola grande vignetta priva di ‘nuvolette’. Non era neppure il primo personaggio ricorrente pubblicato in un giornale: lo stesso World ne aveva ospitati in precedenza. E – se fosse stato un fumetto – non sarebbe stato certo il primo: in Europa e negli stessi Stati Uniti era stato preceduto da tantissimi altri eroi di carta. E allora da cosa deriva questa attribuzione?

Per una di quelle concomitanze di eventi che caratterizzano il mondo dell’editoria, Yellow Kid era uscito nel posto giusto e al momento giusto: d’un tratto, gli editori si erano resi conto che una formula vecchia di secoli (la narrazione per mezzo di immagini) poteva diventare un mezzo espressivo redditizio, e decisero di investirvi sforzi e denaro. Così assunsero altri autori che crearono nuove serie, stavolta davvero a fumetti. Nel 1900 gli inserti a fumetti allegati ai quotidiani si erano moltiplicati, e le serie che ospitavano avevano assunto i connotati attuali; nel 1905 i pochi giornali che non ne pubblicavano costituivano le eccezioni a conferma della regola. Yellow Kid è dunque la scintilla che ha dato origine all’industria dei comics americani e, di seguito, di quelli di tutto il mondo.

Vedi anche
Richard Felton Outcault Outcault ‹àutkoolt›, Richard Felton. - Disegnatore (Lancaster, Ohio, 1863 - New York 1928). Dopo studî di grafica, chiamato da J. Pulitzer a collaborare alle pagine domenicali a colori del New York World, vi pubblicò una serie di tavole a tutta pagina, la prima delle quali apparve il 7 luglio 1895, generalmente ... fumetto Storia composta da immagini in sequenza, cioè accostate l’una all’altra in modo da suggerire l’idea del movimento, i cui protagonisti parlano spesso per mezzo di ‘nuvole di fumo’ che provengono dalle loro bocche (i fumetti). ● Benché nel passato non manchino esempi di composizioni pittoriche o grafiche ... Pulitzer, Joseph Pulitzer ‹pùlitsë›, Joseph. - Giornalista e uomo politico ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1847 - Charleston, Carolina del Sud, 1911). Emigrato negli USA (1864), combatté con le truppe federali nella guerra civile; fu poi corrispondente della Westliche Post, il maggior organo di lingua ... Hearst, William Randolph Hearst ‹hë´ëst›, William Randolph. - Giornalista statunitense (San Francisco 1863 - Beverly Hills, California, 1951); direttore dell'Examiner di San Francisco, acquistò il Morning Journal (1895), cui diede veste sensazionale creando il tipo di stampa "gialla". Divenne in seguito presidente e proprietario ...
Categorie
  • GRAFICA DISEGNO INCISIONE in Arti visive
Tag
  • RICHARD FELTON OUTCAULT
  • STATI UNITI
  • NEW YORK
  • SPAGNA
  • EUROPA
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  • Yellow Kid
    Enciclopedia on line
    Personaggio della striscia Hogan's Alley, pubblicata a colori nel supplemento umoristico settimanale del quotidiano New York world a partire dal 1895. Ideato e disegnato da R.F. Outcault (1863-1928), Y.K., con il suo camicione giallo (da cui prende il nome), la testa rapata, l'aria beffarda e l'umorismo ...
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