Matematico tedesco (Baden-Baden 1899 - Bonn 1971). Dal 1928 prof. nell'univ. di Erlangen, poi dal 1938 in quella di Bonn. K. è stato un cultore soprattutto di aritmetica e di algebra; i suoi risultati nella teoria degli ideali sono uno degli strumenti che hanno reso possibili gli sviluppi della moderna geometria algebrica; in essa, difatti, il "corpo di base" non è più quello dei numeri complessi, ma un corpo commutativo del tutto arbitrario e di conseguenza molte tecniche usate nel caso classico debbono essere convenientemente modificate o generalizzate (per es., gli sviluppi in serie di potenze vanno sostituiti con gli sviluppi in serie formali, ecc.). Tra le sue opere: Idealtheorie (1935) e Elementare und klassische Algebra vom modernen Standpunkt (1952).