Medico e chimico (Manchester 1775 - Pendlebury, Manchester, 1836); fu introdotto alla chimica da J. Dalton e si dedicò allo studio di problemi di combustione e di catalisi (azione del platino suddiviso sulle miscele gassose). Nel 1803 stabilì il principio (legge di H.) che regola la solubilità dei gas nei liquidi (in assenza di reazione chimica): la quantità (in massa) di gas che si può sciogliere in un dato liquido (chimicamente inerte rispetto al gas considerato) è proporzionale alla pressione del gas, a temperatura costante. La legge fu estesa (1805) da H. e Dalton alle miscele gassose. Compì interessanti e anticipatrici ricerche sul passaggio di corrente nei gas (acido cloridrico) e studiò i prodotti della distillazione dei carboni fossili; significativi sono anche i suoi studî sulla diversa reattività delle olefine e delle paraffine nei confronti del cloro. Accompagnò sempre i suoi studî chimici con la professione medica (malattie dell'apparato urinario e diabete).