Fisico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1923 - Santa Barbara 2016). Di famiglia ebraica, abbandonò il suo paese in seguito alle persecuzioni naziste, soggiornando dapprima nel Regno Unito e poi in Canada. Trasferitosi successivamente negli Stati Uniti (di cui ha acquisito la cittadinanza nel 1957), ha conseguito il PhD nel 1948 presso la Harvard University. Negli anni seguenti ha lavorato presso varie università e centri di ricerca: Carnegie institute of technology (ora Carnegie Mellon university) a Pittsburgh, Istituto di fisica teorica a Copenaghen, Bell Laboratories nel New Jersey. Dal 1960 al 1979 ha insegnato all'Università della California di San Diego, per poi trasferirsi all'Università della California di Santa Barbara. Qui è stato anche direttore dell'Istituto di fisica teorica (1979-84). È autore di fondamentali ricerche riguardanti l'applicazione della teoria quantistica allo studio delle molecole e dei solidi. Al suo nome è legato un importante metodo di calcolo della struttura a bande dei solidi, sviluppato con N. Rostoker e, indipendentemente, anche da J. Korringa (teoria KKR). Tra gli altri contributi, particolarmente rilevanti sono quelli relativi allo studio teorico delle impurezze nei semiconduttori. Intorno alla metà degli anni Sessanta K., interessato alle proprietà delle leghe metalliche, dimostrò che dalla sola conoscenza della distribuzione della densità di carica in un sistema a molti elettroni è possibile ricavare la struttura elettronica e l'energia. Questa acquisizione segnò la nascita della teoria del funzionale della densità che, ulteriormente sviluppata da K. e dai suoi collaboratori, si è andata affermando nei decenni successivi come uno dei metodi più efficaci per lo studio teorico di molecole e solidi. Per questi contributi, K. ha ricevuto, con J. A. Pople, il premio Nobel per la chimica nel 1998.