Fisico russo (Mosca 1916 - ivi 2009), ricercatore e quindi direttore dell'Istituto di fisica dell'Accademia delle scienze, dal 1968 professore di astrofisica presso l'Istituto di fisica e tecnica di Mosca. Ha compiuto numerosi studî e ricerche nei più svariati campi della fisica: emissione della "luce di transizione", preparazione e assorbimento delle onde elettromagnetiche, radioastronomia, astrofisica dei raggi cosmici, fisica delle basse temperature, fisica dello stato solido. Particolarmente importante una sua teoria sull'origine dei raggi cosmici e i suoi studî fenomenologici, in collaborazione con L. D. Landau, sulla superconduzione. Opere principali: Rasprostranenie elektromagnitnych voln v plazme ("La diffusione delle onde elettromagnetiche nel plasma", 1960); Proischoždenie kosmičeskich lučej ("L'origine dei raggi cosmici", in collab. con S. P. Syrovatskij, 1963); Kristallooptika s učetom prostranstvennoj dispersii i teorija eksitonov ("La cristalloottica con il calcolo della dispersione spaziale e la teoria degli eccitoni", in collab. con V. M. Agranovič, 1965). Vincitore di vari premi, ha ricevuto nel 2003, insieme con A. A. Abrikosov e A. J. Legett, il premio Nobel per la fisica.