religione Nella liturgia cattolica, la seconda delle Ore cardine o principali dell’Ufficio quotidiano; è la preghiera serale della comunità cristiana, mentre le lodi sono la preghiera del mattino. L’Institutio generalis de liturgia horarum (1971) ne raccomanda la celebrazione pubblica e comune «specialmente presso coloro che fanno vita comune», e invita a recitarlo anche i «singoli fedeli che non possono partecipare alla celebrazione comune».
Libro liturgico in cui sono raccolti salmi, antifone, capitoli, inni e versetti che si recitano negli uffici pomeridiani della domenica e delle altre feste dell’anno.
Viene così chiamato l’eccidio dei Francesi avvenuto a Borgo il 13 dicembre 1738 da parte dei Corsi, che essi volevano disarmare.
Nome dato all’insurrezione scoppiata nel 1282 in Sicilia contro il dominio angioino. Il moto aveva le sue origini nel malcontento popolare per la durezza e la rapacità del governo di Carlo I d’Angiò, ma anche nelle trame ordite da alcuni emigrati siciliani rimasti fedeli agli Svevi, che cercarono sostegno presso Pietro III d’Aragona, marito di Costanza di Hohenstaufen, figlia di Manfredi. L’insurrezione scoppiò sul piazzale della chiesa di S. Spirito a Palermo il 31 marzo, all’ora del vespro del lunedì di Pasqua; a fine aprile l’intera Sicilia (salvo Messina) era in mano agli insorti, che offrirono la corona a Pietro III, sbarcato a Trapani. Proseguita anche dopo la presa di Messina (settembre 1282), la guerra del Vespri ebbe termine nel 1302 con la pace di Caltabellotta (➔).