steatopigie, Veneri In paletnologia, statuine muliebri rinvenute nei livelli aurignaziani di numerose località europee (Brassempouy, Lespugne, Willendorf, Malta, Savignano, Balzi Rossi), caratterizzate da accumuli adiposi nelle zone dei glutei e delle cosce, eseguiti con singolare realismo, laddove le altre particolarità anatomiche e i tratti del viso sono trascurati. Rappresenterebbero secondo alcuni la forma femminile allora esistente; secondo altri avrebbero un valore magico e religioso, legato al culto della fecondità: da qui l’esagerazione degli organi e delle parti del corpo connessi con tale funzione.