Pittore (Genova 1624 - ivi 1659), figlio di Bernardo, si formò specialmente sull'esempio del Procaccini. Studiò molto il Correggio, guardando anche al Rubens e al van Dyck, giungendo ad elaborare una pittura segnata da vivacità di tocco e da un forte senso dinamico dello spazio. Oltre a numerosi dipinti di soggetto sacro e profano nelle chiese e collezioni di Genova, si devono ricordare gli affreschi nei palazzi genovesi Balbi e Durazzo.