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ustione

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ustione In patologia, ogni lesione anatomica provocata dall’azione del calore di qualsiasi specie. Per analogia di effetti si usa estendere il concetto di u. anche alle lesioni da elettricità (folgorazione ed elettrocuzione), caustici (acidi e alcalini) e agenti chimici (u. chimiche). Il calore può produrre azione lesiva agendo per conduzione (corpi arroventati), convezione (vapori bollenti) e irraggiamento (radiazioni attiniche, termiche ecc.).

A seconda della profondità della lesione, si possono distinguere vari gradi di ustione. Nell’u. di 1° grado, o combustio erythematosa, si ha il solo interessamento epidermico sotto forma di eritema locale, edema e modesto dolore; nell’u. di 2° grado, o combustio bullosa, è interessato anche il derma e si formano flittene, o bolle contenenti essudato sieroso, color citrino; nell’u. di 3° grado, o combustio escarotica, si ha vera e propria distruzione di tutti gli elementi strutturali della cute con formazione di un’escara. Alcuni studiosi considerano anche una u. di 4° grado, data dalla carbonizzazione coinvolgente anche i tessuti più profondi (tessuto sottocutaneo, muscolare ecc.). Ai fini della valutazione della gravità delle u. si tiene conto della estensione delle lesioni, oltre che della loro profondità; perciò, convenzionalmente, la superficie corporea ustionata viene calcolata in centesimi.

Le u. molto estese sono responsabili anche di fenomeni generali, più o meno imponenti, che costituiscono la malattia da u., data da shock, tossiemia acuta, anemia, ipoproteinemia fino alle complicazioni, tra le quali sono, in primo piano, le sepsi. La malattia da u. ha gravità proporzionale all’estensione delle u. stesse e si considera di prognosi infausta quando sia interessato più del 50% della superficie corporea.

Il trattamento delle u. si prefigge lo scopo di sedare il dolore (analgesici sistemici e anestetici locali); impedire la fuoriuscita di plasma dai vasi (trasfusioni di plasma o succedanei ecc.); prevenire e combattere le infezioni (terapia antibiotico ecc.); provvedere alla riparazione delle perdite di sostanza (interventi chirurgici a carattere ricostitutivo, autoinnesti cutanei da coltivazione dell’epidermide); mobilizzare precocemente le articolazioni interessate per prevenire l’istituzione di anchilosi fibrose e di cicatrici retraenti.

Vedi anche
shock Sindrome a insorgenza acuta ed evoluzione più o meno drammatica, indotta da cause molteplici e di grave entità, caratterizzata da complessi disturbi della dinamica circolatoria, compromissione delle funzioni vitali, turbe metaboliche, neurovegetative e del sensorio. ● Le cause dello shock sono molteplici: ... terapia Studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie. botanica La terapia vegetale (o fitoterapia) studia i rimedi, la loro somministrazione e la loro azione sulle piante e sugli eventuali loro parassiti. La terapia in senso stretto cura le malattie già in atto, e può essere ... necrosi In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo in un organismo vivente. Cause lesive di diversissima natura (fisica: traumi, ustioni, congelamenti, energia radiante; chimica: tossici ... gastrite Nome comune a vari processi infiammatori o degenerativi – acuti o cronici – dello stomaco. Si distinguono tre gruppi di gastrite: erosive ed emorragiche, croniche aspecifiche, specifiche. Le gastrite erosive ed emorragiche sono di solito diagnosticate endoscopicamente in pazienti che presentano un sanguinamento ...
Categorie
  • PATOLOGIA in Medicina
Tag
  • ELETTROCUZIONE
  • IRRAGGIAMENTO
  • ELETTRICITÀ
  • CONVEZIONE
  • TOSSIEMIA
Altri risultati per ustione
  • ustione
    Dizionario di Medicina (2010)
    Lesione anatomica provocata dall’azione del calore di qualsiasi specie. Per analogia di effetti, si usa estendere il concetto di u. anche alle lesioni da elettricità (fulminazione ed elettrocuzione) e da aggressivi chimici (u. chimiche, in partic. da caustici, acidi e alcalini). Il calore può produrre ...
  • Ustione
    Universo del Corpo (2000)
    Piero Alfredo Palmisano Vito Verardi Le ustioni (dal latino ustio, derivato di ustus, participio passato di urere, "bruciare") sono lesioni della cute e delle mucose provocate da agenti termici (caldo: liquidi, solidi, fiamma, vampata, vapore; freddo: anidride carbonica solidificata, cioè ghiaccio ...
  • USTIONI
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXXIV, p. 848) Luigi FACCINI L'approfondirsi delle conoscenze intorno al grave squilibrio umorale generale conseguente alla lesione termica locale, portò, da un lato, all'identificazione di una vera "malattia dell'ustionato", dall'altro, ad un progressivo spostamento delle direttive terapeutiche, ...
  • USTIONI
    Enciclopedia Italiana (1937)
    (dal lat. uro "brucio"; fr. brûlure; sp. quemadura; ted. Brandwunde; ingl. burn) Giulio ANZILOTTI S'intendono con questo nome lesioni principalmente della cute e delle mucose, dovute al calore di qualsiasi specie per contatto o per irradiazione, e, per analogia, le lesioni date dall'elettricità (folgorazione ...
Vocabolario
ustióne
ustione ustióne s. f. [dal lat. ustio -onis, der. di ustus, part. pass. di urĕre «bruciare»]. – Lesione locale provocata dall’azione del calore di qualsiasi specie (contatto con la fiamma, con un corpo arroventato o incandescente, con acqua...
ustionare
ustionare v. tr. [der. di ustione] (io ustióno, ecc.). – Scottare, produrre un’ustione o delle ustioni: il ferro rovente gli cadde addosso ustionandolo al braccio (o ustionandogli il braccio); nel rifl., ustionarsi, prodursi ustioni: si...
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