(o unitari) I membri di una Chiesa, o denominazione religiosa, la cui dottrina teologica afferma l’unicità assoluta della persona divina, sostenendo un rigido monoteismo e negando il mistero della Trinità e il dogma dell’incarnazione e, di conseguenza, la ‘deità’ di Cristo, distinguendola dalla ‘divinità’ conferitagli dal Dio unico vero, unica e sola persona, e considerando come salvifico in Cristo non la sua morte, il suo sacrificio, bensì il suo insegnamento. Tale dottrina, sostenuta da M. Serveto, è analoga a quella dei sociniani (➔ Socini), dai quali però gli u. si distinsero presto, costituendosi in vera e propria Chiesa. Questa ebbe la sua prima organizzazione in Transilvania, tra il 1566 e il 1588. Si diffuse poi nel mondo anglosassone per influsso delle dottrine degli italiani B. Ochino e G. Aconcio; l’organizzazione degli u. inglesi, la cui storia si confonde con quella del socinianesimo, risale alla metà del 18° secolo. In America l’unitarianismo si diffuse come movimento dottrinale nel 18° sec., ma affermò la sua indipendenza solo nel secolo successivo; uno dei maggiori rappresentanti dell’unitarianismo americano fu R.W. Emerson. La Chiesa unitaria è tuttora diffusa sia in Transilvania, nel suo ramo originario, sia in Inghilterra e negli Stati Uniti d’America.