tufo Roccia piroclastica coerente, generalmente riferibile a un’attività vulcanica esplosiva, caratterizzata normalmente da un’abbondante matrice fine. Le modalità che regolano la formazione di un t., così come è per le pozzolane, sono di norma favorite dai forti arricchimenti nei componenti volatili presenti nel magma e spesso dalla presenza di materiali litoidi che ostruiscono il condotto vulcanico (tappi vulcanici); l’esplosione comporta lo sbloccamento di questi e la loro rottura in parti di dimensioni assai varie (da minuti frammenti a blocchi di grande mole) alle quali si aggiungono spruzzi lavici commisti a minerali di origine intratellurica; all’esplosione si uniscono spesso alcuni prodotti strappati alle pareti della camera magmatica, lembi del condotto e frammenti di rocce franate nel bacino. Ne consegue che un t. è generalmente costituito da frazioni di origine magmatica (minerali silicatici, vetro, scorie ecc.) associate a brandelli di rocce la cui natura può essere indipendente dal processo vulcanico in atto al momento dell’esplosione. A seconda dei caratteri compositivi che sono propri alla frazione di sicura origine magmatica e in relazione al chimismo delle rocce effusive cui sono ricollegabili, i t. si classificano in basaltici, liparitici, trachitici, leucititici ecc.
La loro giacitura è varia, anche se essenzialmente stratoide (t. stratificati) e risente dei processi diagenetici che intervengono successivamente alla messa in posto del materiale. Alla diagenesi, peraltro, non riescono estranee le attività svolte dal vulcanismo tardivo mediante la circolazione di convogli acquosi ai quali si deve, spesso, la litificazione e la cementazione dei singoli costituenti. Se questi, per cause ambientali, rimangono sciolti, si ha invece la formazione di un t. incoerente, di cui l’esempio più classico è rappresentato dalla pozzolana. Vengono chiamati t. saldati i depositi ignimbritici messi in posto dalle colate piroclastiche; t. palagonitico, la roccia piroclastica coerente costituita da frammenti angolari di vetro basaltico idratato e alterato; t. vescicolato, il deposito indurito di cenere fine contenente cavità millimetriche o centimetriche; t. ash-flow, il deposito da caduta in cui i frammenti caldi, per effetto del rapido accumulo e del carico, si sono schiacciati formando delle fiamme.