tubercolo anatomia e medicina Sporgenza per lo più di piccole dimensioni e di forma più o meno rotondeggiante
In embriologia, t. genitale (o t. fallico), l’abbozzo di alcuni organi genitali esterni nei Mammiferi. Nella femmina forma il clitoride, nel maschio dà origine al glande del pene.
In patologia, tipo di lesione produttiva di natura infiammatoria di dimensioni micro- o macroscopiche, elemento specifico di parecchie malattie infettive (tubercolosi, lebbra, alcune micosi ecc.). Tubercoloma Produzione tubercolare di aspetto pseudotumorale, risultante dalla confluenza di più tubercoli. Pur potendosi sviluppare in diverse sedi, la localizzazione caratteristica è a carico del cervello e dell’intestino cieco. Il tubercoloma del cervello (o tubercoloma conglomerato) può essere primitivo o secondario a una meningite tubercolare. La sintomatologia è quella di un processo compressivo endocranico. Il tubercoloma del cieco si localizza effettivamente in prossimità della valvola ileo-cecale; anatomopatologicamente consiste in una massa di tessuto specifico al quale aderiscono le linfoghiandole regionali e le anse vicine; radiologicamente simula un tumore. La cura, dove possibile, è la resezione del tratto leso. botanica Piccola prominenza rotondeggiante presente sulla superficie di vari organi (frutti, semi ecc.). Il t. radicale o nodulo radicale è una protuberanza rotondeggiante, piriforme, semplice o ramificata, che si trova sulle radici di molte Fabacee; la sua formazione è dovuta alla presenza di batteri fissatori di azoto del genere Rhizobium, che penetrano nelle più esili radici attraverso i peli radicali. I batteri in un primo tempo si comportano come parassiti, ma poi la pianta utilizza una parte dei composti azotati assunti dai batteri, specie all’epoca della formazione dei semi, nei quali vengono accumulati come materiali di riserva per la futura piantina (aleurone); i batteri allora vengono in certo modo inibiti nella loro attività e degenerano (batteroidi), e la pianta verde assimila i composti proteici. Le piante con t. radicali possono così vivere e prosperare in terreni sabbiosi o in genere privi o poveri di sali contenenti azoto (per es., nitrati).