tuaregh
Popoli nomadi di lingua berbera (➔ ) di cui si dichiarano discendenti in origine pastori e allevatori di lingua berbera; i t. hanno preservato la scrittura tifinagh originaria dagli antichi popoli libici. Sono organizzati in una flebile «confederazione clanica» (ahaggar e azjer a N e asben, ifora, itesen, aulliminden e kel tademaket a S) con una nobiltà, un clero (musulmano), artigiani e lavoratori (ex schiavi). L’abilità a muoversi nel Sahara sulle vie del commercio transahariano ha fornito ai t. da sempre grande autonomia. A inizio 16° sec. la capitale t. Agades (a S dell’Air Massif, od. Niger) fu conquistata dall’impero Songhai, ma i t. rimasero liberi di commerciare sale e oro che trasportavano coi cammelli fino all’Egitto. Nel 17° sec. popoli t. migrarono nell’area del medio corso del Niger, dove soppiantarono il Songhai occupando la città di Gao nel 1680 e Timbuctu nel 1737. Nel 17°-18° sec. i t. rimasti nell’Air Massif rivaleggiarono con il Kanem-Bornu (➔ Kanem) e la vittoria t. si ebbe attorno al 1800 con l’invasione e la distruzione del Gaskeru. Solo formalmente sottomessi dai francesi, i t. continuarono a mantenere le proprie tradizioni anche durante il colonialismo. L’imposizione nel 20° sec. di confini e governi nazionali ha creato un nuovo fronte di lotta politica per i tuaregh.