(gr. Τρώιλος, lat. Troĭlus) Personaggio della poesia greca, il più giovane figlio di Priamo. Nell'Iliade è menzionato una sola volta, come già morto; nelle Ciprie si narrava la sua morte per mano di Achille. La sorte di Troilo dette argomento a tragedie, tra le quali una, perduta, di Sofocle, in cui la leggenda era arricchita di elementi erotici e romanzeschi. La figura di Troilo acquista importanza nelle tarde opere attribuite a Ditti Cretese e Darete Frigio e in testi medievali che da esse dipendono; compare nel Filostrato di G. Boccaccio (col nome Troiolo), in una novella di G. Chaucer (Troilus and Criseyde) e nel dramma Troilus and Cressida di W. Shakespeare.