In etnologia, l’uso di abitare in caverne naturali. Fu molto diffuso in età preistorica (Paleolitico, Neolitico), probabilmente accanto all’impiego di primitivi ripari artificiali. Le fonti classiche parlano di popolazioni trogloditiche nella Mesia, nel Caucaso, sulle coste del Mar Rosso nell’Egitto meridionale, sulle rive dell’Arabia e dell’India. Gli antenati dei Pueblos (Arizona) vivevano in villaggi costruiti entro grandi caverne naturali (➔ cliff-dwellings). Tra le popolazioni attuali, abitano talora in caverne i Vedda, alcuni aborigeni australiani e melanesiani. Più diffuso è il t. tra i popoli delle regioni semiaride dell’Africa settentrionale (Berberi) e, fino in tempi recenti, anche nella Spagna e nell’Italia meridionale: si tratta in questi casi di abitazioni scavate artificialmente nella roccia o nel tufo, che costituiscono talvolta interi villaggi. In Cina il t. è comune nelle regioni del löss. Comunità di t. esistono nei territori desertici dell’Asia anteriore, nell’Afghanistan e nel Tibet.