sinterizzazione In tecnologia, operazione (detta anche sinteraggio o metalloceramica o anche metallurgia delle polveri) effettuata al fine di ottenere prodotti compatti, di forma e dimensioni determinate e con caratteristiche fisiche e meccaniche prestabilite, a partire da materiali polverulenti. Le polveri si pongono in matrici di acciaio ad alta resistenza e si comprimono a temperatura ordinaria, con pressioni da 1000 a 10.000 bar; tale compressione fa aderire fortemente i granuli fra loro in modo da conferire al pezzo una certa consistenza, sufficiente per estrarlo dalla matrice. Per metalli molto duri si aggiunge alla polvere un legante che poi vaporizza, oppure si agisce a temperature elevate ma comunque inferiori a quelle di fusione. Nella successiva fase di agglomerazione il pezzo viene riscaldato a temperature inferiori a quelle di fusione di almeno alcuni dei componenti: per fenomeni di diffusione degli atomi si ottiene la saldatura dei granuli tra loro, tanto che nel pezzo agglomerato non si distinguono più, all’esame microscopico, i bordi dei grani originari. Il processo di agglomerazione è analogo a quello di ricristallizzazione di un metallo incrudito, con la sola differenza che il pezzo finito presenta una certa porosità, che viene eliminata, almeno in parte, se alla temperatura di agglomerazione fonde uno dei componenti, che si interpone fra i granuli.