Neuropsichiatra tedesco (n. Rhaunen 1853 - m. 1931). Svolse la sua attività prevalentemente a Dresda. È ricordato per aver descritto nei detenuti e negli infortunati una particolare sindrome (sindrome di G.), nella quale il soggetto sembra vivere in uno stato di fantasticheria e di sogno, si comporta in modo teatralmente puerile, dà risposte grossolanamente errate, come se avesse perduto le cognizioni più elementari, in evidente contrasto con un comportamento, sotto altri riguardi, ordinato e corretto. Alla base di tale sindrome esisterebbe il desiderio di apparire infermo di mente; spesso è difficile distinguere questi casi dalla vera simulazione.