Comandante delle flotte di Ravenna e di Miseno al tempo di Vitellio (69 d. C.), aspirando alla dignità di prefetto del pretorio, non accontentato, tradì, d'accordo col comandante dell'esercito Cecina, l'imperatore. Da Vespasiano fu fatto senatore. Legato imperiale in Giudea (72 circa), piegò la resistenza delle fortezze di Erodeo e Macheronte.