scintigrafia Tecnica di diagnostica funzionale che fornisce la rappresentazione grafica (scintigramma o scintillogramma) della distribuzione del materiale radioattivo concentrato elettivamente in un organo o tessuto corporeo. L’impiego di apparecchi analizzatori sempre più efficienti (scintillatori) e la disponibilità di sostanze radioattive capaci di concentrarsi elettivamente in determinati tessuti e organi hanno esteso le applicazioni della s. non solo e non tanto ai fini della analisi morfologica, ma soprattutto per fornire ragguagli di carattere funzionale; ciò specialmente per quegli organi (tiroide, pancreas, encefalo, fegato, cuore) per i quali le metodiche radiologiche tradizionali forniscono informazioni incomplete.
La s. risulta di particolare utilità nelle malattie della tiroide e in caso di lesioni anatomiche circoscritte, come tumori, cisti, ascessi. A seconda dei casi la s. può registrare un aumento di densità del segnale grafico (zone ipercaptanti) o una diminuzione (zone ipocaptanti) o una riduzione al valore di fondo (lacune). A seconda dell’organo preso in considerazione si impiegano sostanze radioattive diverse.