(gr. Κάρπαϑος; turco Kerpe) Isola della Grecia (301 km2 con 6.511 ab. nel 2001), nel gruppo del Dodecaneso (Mar Egeo), a SO dell’isola di Rodi. Di struttura calcarea, ha forma allungata e coste poco articolate. L’interno è occupato da rilievi montuosi, che culminano nel M. Lastra (1215 m). Scarse le risorse: orzo, olio d’oliva, uva, patate; allevamento del bestiame ovino e caprino; pesca. S., nella sezione orientale, è il maggior centro abitato.
L’antica Carpato fu abitata da Cari, poi nel 5° sec. a.C. fece parte della lega delio-attica; dalla fine di quel secolo S. seguì le vicende della vicina Rodi. Ancora nel 4° sec. a.C. nel centro dell’isola conservava la propria autonomia la comunità degli Eteocarpazi (‘Autentici Carpazi’), così chiamati in contrapposizione ai coloni immigrati di recente. Data in feudo dall’Impero d’Oriente ai genovesi Andrea e Lodovico Moresco (12° sec.), nel 1306 fu conquistata dai Corner di Venezia, quindi nel 1538 dai Turchi, sotto i quali l’isola subì una grave decadenza. Nel maggio 1557 presso S. si scontrarono 5 galere dell’Ordine di Malta al comando di Francesco di Lorena e 4 turche di Già‛far pascià, governatore di Rodi. Ribellatasi durante la rivoluzione greca del 1821-22, ritornò poi sotto il dominio turco. Il 12 maggio 1912 fu occupata dalle truppe italiane e dal 1930 al 1947 fece parte delle Isole italiane dell’Egeo.