Scarabeoidei Superfamiglia (sinonimo valido di Lamellicorni) di Insetti Coleotteri Polifagi. Hanno antenne con gli ultimi articoli provvisti ciascuno di un processo laminare, e che, nell’insieme, prendono l’aspetto di un ventaglio. Vi appartengono 13 famiglie tra le quali: Geotrupidi, Lucanidi, Scarabeidi, Trogidi.
La famiglia Scarabeidi è una delle più numerose dell’ordine Coleotteri, con oltre 30.000 specie, di cui 350 italiane, diffuse soprattutto nelle regioni tropicali. Presentano notevoli differenze di forma, colore, dimensioni. Generalmente hanno corpo tozzo e massiccio; tegumento robusto che forma una vera e propria corazza; antenne con il primo articolo normale, articoli successivi trasformati in lamelle che possono discostarsi tra loro come le stecche di un ventaglio; in alcune forme il capo si appiattisce a costituire una sorta di paletta con dentelli o appendici più sviluppate. Il dimorfismo sessuale è spesso accentuato. Si conoscono specie fitofaghe, saprofaghe, coprofaghe, necrofaghe, parassite e subparassite. Fra i coprofagi, i più noti sono gli Scarabaeus, i quali usano arrotolare pallottole di sterco, che sotterrano per nutrirsene, oppure per costruire, in tane apposite, le pere, masserelle piriformi in cui si sviluppano le larve. I Copris immagazzinano lo sterco a piccoli brandelli in una camera scavata dal maschio e dalla femmina insieme; la femmina poi fabbrica le pere e vi depone le uova. Simili pere, ma formate di argilla e riempite di resti animali, vengono modellate da Phanaeus sud-americani. Le grosse costruzioni argillose e sferiche di alcuni Catharsius indiani furono ritenute dai primi scopritori antiche palle da cannone, di pietra. Qualche specie è ospite delle formiche (per es., Onthophagus myrmecophilus), altre attaccano piante vive. Sono fitofaghe le specie di molte sottofamiglie: Sericini, Melolontini (➔ maggiolino), Rutelini, Dinastini, Valgini, Trichini e Cetonini (➔ Cetonia), che allo stato di larva vivono a spese di radici, di legno o di altre materie vegetali in decomposizione, mentre gli adulti divorano gli organi teneri epigei delle piante. Scarabeo è nome comune di alcuni Insetti, in particolare Coleotteri Polifagi appartenenti alla famiglia Scarabeidi. Specie note sono gli scarabei rinoceronte (genere Oryctes); lo scarabeo ercole (Dynastes hercules), che può raggiungere 17 cm di lunghezza; lo scarabeo elefante (Megasoma elephas); lo scarabeo sacro (Scarabaeus sacer).
Nell’antico Egitto, lo scarabeo fu considerato simbolo del Sole (perché, secondo le credenze, nasceva da sé o dalla terra) e fu collegato al culto dei morti, come amuleto con iscrizioni magiche e augurali; talvolta uno scarabeo in pietra è sostituito al cuore della mummia. Come effigie del Sole, si conservano statue colossali di granito nero che hanno corpo umano e testa di scarabeo. A partire dalla fine del 3° millennio lo scarabeo, riprodotto in pietra o in terracotta smaltata, fu usato anche come sigillo, con inciso il nome del proprietario e poi, nel Nuovo Regno, quello del re. La produzione s’industrializzò, si moltiplicò e diffuse sotto la XXII dinastia (946/5-730), con esportazione in Grecia e a Cipro.