Vescovo di Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione dell'amico s. Basilio, con cui si mantenne in corrispondenza, consultandolo e invitandolo a scrivere il De spiritu Sancto. Assisté ai concilî di Costantinopoli del 381 (ecumenico) e 394, combattendo le eresie dei macedoniani e dei massaliani, che condannò anche nei concilî di Iconio (376) e di Side in Panfilia indetti a questo scopo e da lui presieduti; spinse Teodosio a legiferare contro gli ariani. Restano frammenti, un poemetto parenetico in 333 trimetri giambici (già attribuito a Gregorio di Nazianzo, suo parente), alcune omelie, la sinodale di Iconio. Festa, 13 novembre.