Pseudonimo dell’artista spagnolo Samuel Marìn (n. Elche 1980), conosciuto per le sue immagini a silhouette nera che animano i muri di molti luoghi nel mondo. Vive e lavora tra Murcia e Madrid. Adolescente, a partire dal 1993, dipinge caricature e fumetti manifestando una forte passione per le arti figurative e i graffiti, interessi che lo portano a conseguire il diploma presso l’Accademia di belle arti di Granada. Gli interventi di S. sono caratterizzati dal forte impatto visivo di sagome interamente nere a carattere prevalentemente antropomorfo, quasi una versione contemporanea di quelle dell’antica ceramica greca, che articolano e raccontano una visione fantastica del mondo, alternativamente ironica e poetica. Contenuti in definitiva criptici e insondabili sono però costantemente legati a una riflessione sulla condizione degli uomini, con le sagome che ne rappresentano una proiezione visibile su una dimensione non contingente. Motivi anamorfici e inflessioni visive possono trasformare le ombre dell’artista spagnolo in contenitori di immagini oniriche quali costellazioni o arbusti immaginari. Una parte fondamentale nel lavoro di S. è riservata al dialogo con la quinta degli elementi urbani, che suggerisce la direzione dell’intervento all’artista e forma con l’opera dipinta un tutt’uno di grande valore scenografico. Ispirato da pensatori e grandi artisti del Novecento, in campo urbano l’artista spagnolo nutre particolare ammirazione per Banksy, con cui ha partecipato a Santa’s Ghetto a Betlemme (2007) e al Cans Festival di Londra (2008). Altre manifestazioni di rilievo che lo hanno visto protagonista sono City Leaks a Colonia (2011), Living Walls ad Atlanta (2011) e in Italia Outdoor a Roma (2012) e Memorie urbane a Gaeta (2013). L’attività artistica di S., oltre a concentrarsi sulla pittura murale, si muove su fronti quali la grafica, la pittura su ceramica, video e installazioni. La sua figura è estremamente apprezzata dal pubblico e dalla critica: la pubblicazione Arte español contemporaneo 1992-2013 (2013) lo ha inserito tra i più importanti artisti spagnoli contemporanei.