Famiglia fiorentina, le cui prime notizie risalgono a un Alamanno Oricellario (sec. 13º). Radunata una vasta fortuna con l'industria della lana, la famiglia R. acquistò grande fama per le cariche politiche ricoperte dai suoi membri (dei quali ben 14 furono gonfalonieri e 85 priori) e per l'esemplare munificenza. Vanno ricordati: Berlinghieri detto Bingeri (v.); Giovanni di Paolo (Firenze 1403 - ivi 1481), suo nipote, che coprì importanti magistrature nel comune e quindi sotto Cosimo e Lorenzo de' Medici (fu dei priori, degli Otto, dei Settanta), e fece costruire da L. B. Alberti il palazzo e la loggia Rucellai, la cappella del S. Sepolcro e la facciata della chiesa di S. Maria Novella; i figli di Giovanni, Bernardo (Firenze 1448 - ivi 1514), autore, tra l'altro, di una storia De bello pisano (pubbl. 1733) e di un trattato sulle antichità di Roma, De urbe Roma (a lui si debbono i famosi Orti Oricellari); e Pandolfo (v.), e il figlio di Bernardo, Giovanni (v.); Annibale (v.); Giulio (v.).