Comune della prov. di Viterbo (52,3 km2 con 8798 ab. nel 2008). Il centro è posto a 441 m s.l.m., sul versante esterno sud-orientale del recinto craterico del Lago di Vico. Industrie alimentari, meccaniche, calzaturiere e del legno; artigianato del rame e del ferro. Sviluppato il turismo.
Situata in posizione strategica dominante la via per Roma, nel Medioevo fu centro importante, conteso tra Chiesa e Impero dal tempo di Federico II. Possesso dei Prefetti di Vico e poi degli Anguillara, fu conquistata alla Chiesa da Paolo II nel 1469. Concessa da Clemente VII in beneficio al cardinale Alessandro Farnese, questi, divenuto papa Paolo III, quando creò il ducato di Castro per il figlio Pier Luigi, vi unì R. con il titolo di contea. Occupata da milizie pontificie nel 1641 e nel 1649, nel corso della contesa prima fra Urbano VIII e Odoardo Farnese e poi tra i Farnese e papa Innocenzo X, fu da questo comperata ed entrò allora a far parte del dominio della Chiesa. Fu eretta a città nel 1727 da Benedetto XIII. Insorta contro i Francesi nel 1799, fu presa e incendiata.
L’abitato conserva in parte l’aspetto medievale e possiede notevoli monumenti: un castello medievale; la chiesa romanica di S. Maria della Provvidenza; la chiesa di S. Maria della Pace (16°-17° sec.) e il duomo seicentesco.