Località del Lazio, in provincia di Viterbo, nei Monti Volsini, lungo la valle del fiume Olpeta.
L’esistenza di una necropoli fa ipotizzare che vi fosse nelle vicinanze una città etrusca: si sono rinvenuti enormi blocchi di tufo e una quantità di sculture del 6° sec. a.C., nella pietra locale (il nenfro), raffiguranti animali fantastici propri del simbolismo funerario. L’antica C., sede vescovile e di contea sin dall’Alto Medioevo, fu acquisita nel 1154 da Adriano IV e incamerata nel patrimonio di S. Pietro.
Tra 16° e 17° sec. fu capitale del ducato di C. e Ronciglione, creato (1537) da papa Paolo III Farnese per il figlio Pier Luigi. Nel secolo seguente la prosperità e la potenza del ducato spinsero Urbano VIII Barberini al tentativo di impadronirsene: nella prima guerra di C. (1641) la città, assalita da Taddeo Barberini, fu espugnata ma poi recuperata da Odoardo Farnese con l’appoggio di Venezia, Firenze e Modena. Nel successivo pontificato di Innocenzo X, le truppe papali invasero il ducato e rasero al suolo la città (seconda guerra di C., 1649). I Farnese dovettero cedere il feudo di cui inutilmente continuarono a reclamare la restituzione.