Regista francese (n. Parigi 1951). Di precoce impegno politico, partecipa alla rivolta studentesca del Sessantotto. Svolge il suo apprendistato cinematografico prima come assistente operatore, poi come aiutoregista di Robert Ménégoz, Chantal Akerman, Roman Polanski e Jean-Luc Godard. Con il suo primo lungometraggio, Mourir à trente ans (1982), film-documentario sui disordini del Sessantotto parigino, ottiene la Camera d’oro al Festival di Cannes, il César come migliore opera prima e una nomination agli Oscar; in seguito la sua produzione si attesterà come fenomeno di nicchia. Negli anni, la delusione per il fallimento degli ideali di estrema sinistra lo porterà a una parziale revisione delle sue idee politiche in senso conservatore. Tra i suoi lavori (lungometraggi, cortometraggi e documentari) si ricordano Maman (1990), Paris est à nous (1994), Une pure coïncidence (2002), Les mains en l'air (2010), Les yeux de sa mère (2011) e Les jours venus (2014).