Famiglia originaria di Quona (presso Pontassieve), stabilitasi (seconda metà del sec. 13º) con un Lapo di Rinuccino a Firenze, dove raggiunse presto posizione preminente, giungendo (1363) al priorato con Francesco (1316-1381), benemerito verso il comune per forti somme prestate per l'acquisto di Prato nel 1350 e per la guerra di Pisa nel 1363. I R. si distinsero in molti campi della vita pubblica: nell'ambito culturale e letterario diedero particolare lustro alla famiglia Rinuccino IV detto Cino (v.), figlio di Francesco, suo figlio Filippo (1392-1462), autore di una cronaca cittadina, il figlio di quest'ultimo Alamanno Zanobi (v.), che con il fratello Neri (1436-1508) ne continuò la cronaca, i pronipoti di Neri Ottavio (v.) e Alessandro (1555-1622), autore del poema in versi latini Diva Catharina martyr e di un carme in morte del Tasso; ad alte cariche ecclesiastiche giunsero Giovanni Battista (v.) e Giovanni (1743-1801), cardinale, mentre importanti incarichi diplomatici ebbe Carlo (v.). Attraverso il matrimonio di Pierfrancesco (1553-1599), fratello di Ottavio e Alessandro, con Virginia Ridolfi, i R. ottennero il marchesato di Baselice nel Regno di Napoli. La discendenza maschile della famiglia si estinse con un altro Pierfrancesco (n. 1788 - m. dopo il 1840), figlio di un fratello del card. Giovanni. La biblioteca di famiglia fu acquistata (1850) dal governo toscano e divisa tra l'Archivio di stato di Firenze, la Biblioteca Laurenziana e la Biblioteca Magliabechiana (quest'ultima confluita nel 1861 nella Biblioteca nazionale centrale di Firenze).