Suicidio
Luigi Pavan
Il termine suicidio (formato sull'analogia del latino homicidium e composto da sui, genitivo del pronome riflessivo, e -cidio, dal tema di caedere, "tagliare a pezzi, uccidere") [...] perdite genitoriali, il crollo economico e sociale, la vergogna, l'umiliazione, il carcere, le vicende giudiziarie, la violenzasessuale e quella in famiglia, e le malattie fisiche specie se invalidanti (sclerosi multipla e altre malattie, sistemiche ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] anche in Italia il diritto alla vita familiare senza connotazione sessuali enunciato dalle Carte internazionali dei diritti (artt. 8 e e di volere, quando sia stato estorto mediante violenza fisica o sussista errore ostativo (si intendeva dire ...
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Il corpo umano dopo la morte.
Medicina
Caratteristiche del c. sono la rigidità, che interviene poche ore dopo la morte, e le macchie ipostatiche, che intervengono più tardi e sono determinate da stravasi [...] la cremazione per esempio può essere una forma di violenza verso il corpo dei nemici (come nell’Olocausto) trattamento del c. che segnalano diversità di status, ruolo e genere sessuale.
Diritto
In senso giuridico c. è il corpo umano dopo la morte ...
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Zan, Alessandro. – Uomo politico e attivista italiano per i diritti LGBT (n. Padova 1973). Consigliere comunale nel 2004 a Padova nella lista DS, è stato eletto alla Camera nel 2013 nelle fila di Sinistra [...] atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi) alle istigazioni alla violenza legate al sesso, all'identità di genere, all’orientamento sessuale o alla disabilità. Approvato alla Camera nel novembre 2020 con 265 voti ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologia culturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] come un fenomeno distinto e negativo. L'espressione rituale dell'abuso si riferisce a ogni forma di violenza psicologica, sessuale o fisica, esercitata su una vittima. Gli scopi perseguiti possono essere differenti. Talora si intende compiere un ...
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Antropologia culturale
(App. IV, i, p. 138; V, i, p. 179)
Nell'ultimo ventennio del secolo l'a. è passata attraverso una serie di discussioni e di revisioni critiche del suo statuto epistemologico, che [...] grande successo. Ella metteva a confronto il comportamento sessuale delle adolescenti isolane, che trovava 'permissivo', con incentrati sul concetto di onore e sulla istituzionalizzazione della violenza in termini di vendetta e di faida. Ma già ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] di importanza. Si propende a studiare le vittime piuttosto che gli aggressori, specialmente le donne che hanno subito violenzesessuali. Si sta manifestando una certa rinascita di interesse per la devianza come categoria morale, come dimostra, per ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] che potessero ancora attuarsi arcaiche forme di violenza e che ricomparissero avvenimenti apocalittici che la mare, seguendo la corrente. Dopo alcuni anni, diventati adulti e sessualmente maturi, essi tornano al luogo d'origine. Il problema di come ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] tutela del buon costume, inteso come pudore sessuale (corrispondentemente vietando le opere e gli film pornografici, il divieto di film che possano indurre a manifestazioni di odio, violenza, vendetta, razzismo ecc. (v. Barendt, 1987, pp. 125 ss.; v ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] ] di un altro, e a se stesso in quanto può respingere ogni violenza, punire un danno subito seguendo solo il proprio giudizio e, in maniera casuali quali le origini familiari e l'orientamento sessuale, oppure uno status sociale condiviso o una storia ...
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violenza assistita loc. s.le f. Nel linguaggio giuridico, ogni forma di violenza indiretta all’interno di una famiglia, nella quale la vittima minorenne assiste suo malgrado a maltrattamenti subìti da una figura di riferimento o da altre figure...
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...