Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] impegno, ereditati in parte dal periodo coloniale e viavia potenziati nell’ottica di approvvigionare i paesi avanzati importanza. È notevole che dal 2° sec. i cristiani d’A. parlino latino, mentre a Roma la Chiesa è ancora di lingua greca. Nel 3° ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] % annuo), meno elevato di quello dell’Africa e dell’America Latina. Le popolazioni più numerose in assoluto, quelle di Cina e e Delhi si aggirano sui 13, Dhaka e Karachi sui 10 e così via. In generale, tutta la fascia ‘marittima’ è, da sempre, più ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] , cronache e canti: su di essa hanno esercitato un notevole influsso il latino e il ceco nel Medioevo e nel Rinascimento, l’italiano nei sec. polacca», 6 vol.). La letteratura prese viavia coscienza del valore patriottico insito nel richiamo alle ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] cristiana, in prevalenza (63,1%) cattolica di rito latino, con minoranze di riformati, protestanti e, assai esigue romanzi-parabola di T. Déry. Negli anni 1970 e 1980, viavia che in Ungheria maturava il cambiamento in sede politica, si rafforzarono ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] impiego della scrittura etiopica, sostituendola con una grafia latina adattata alla lingua.
La situazione politico-economica e liturgica la cui storia è di difficile ricostruzione per via delle invasioni, soprattutto islamiche, subite nel corso dei ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] e insieme si conserva, costruendo la ‘valanga’, viavia ingrossantesi, della memoria. Questo t. non spazializzato, una volta per sempre, fondate e rese immutabili.
Nella liturgia latina, il temporale è la parte più importante dell’anno liturgico; ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] , 0)]R, l’intero 0 corrisponderà a [(0, 0)]R e così via. A questo punto, a partire dall’addizione e moltiplicazione fra n. naturali stato un elemento caratteristico della prosa letteraria greca e latina (Gorgia, Trasimaco, Demostene, Isocrate e, a ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] che tipicamente agiscono in tutti i paesi in via di modernizzazione, sta nelle condizioni di scarsa sicurezza Años de fuga (1979), ambientato nel variopinto mondo dei rivoluzionari latino-americani esuli a Parigi, per essere una sorta di biografo del ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] ciò stesso la stabilità oggettiva della p., e apre la via al nuovo concetto di Io trascendentale avanzato da Kant ed elaborato il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Il termine latino persona fu usato in teologia trinitaria, per primo da Tertulliano, ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] alfabeto usato è per il serbo quello cirillico, per il croato quello latino, completato da alcuni segni diacritici che servono a differenziare ć ‹č’› politica panserba di S. Milošević, ha scelto la via dell’esilio in Croazia. Contro l’ideologia della ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...