Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] vita de I Malavoglia, ma preannuncia alcune psicologie femminili e la vena pittoresca del Mastro don Gesualdo; poi le Novelle rusticane (1883; vivezza anche il paesaggio, ove il protagonista porta tutta la sua sofferta inquietudine: paesaggio dei ...
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Matematica
In geometria, figura piana limitata da 3 segmenti (lati del t.) che congiungono a due a due 3 punti non allineati (vertici del t.); è dunque un poligono di 3 lati. Rispetto ai lati si distinguono [...] Farabeuf, nella parte superiore del collo, delimitato dalla vena giugulare interna, dalla vena facciale e dal nervo ipoglosso; t. della taglia quello che dal bordo inferiore della mandibola si porta all’angolo della bocca; muscolo triangolare dello ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] di figure come a Pisa, ma percorsi da una sciolta vena narrativa nello esprimere con più vibrante commozione i moti dell lo stesso si può dire del gruppo bronzeo delle tre donne che portano l'acqua, collocato alla sommità della fontana e ideato su un ...
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Anatomia
In anatomia comparata, cavità situata all’inizio del tubo digerente di quasi tutti i Metazoi. Nei Vertebrati serve anche come via di accesso dell’aria nell’apparato respiratorio. Deriva da un’invaginazione [...] mare fra due terre: le b. di Bonifacio.
Cavità (detta anche porta) che si apre nella fronte del ghiacciaio e da cui esce il torrente nella parete o nel fondo di un recipiente, lambita dalla vena d’acqua fluente. Si definisce b. a battente, quella ...
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Il più grosso e centrale dei vasi sanguiferi presente negli animali con circolazione sanguigna in sistema vasale chiuso.
Nei Vertebrati è il più grosso vaso sanguifero arterioso del corpo: esiste però, [...] da sangue misto; nei Rettili l’arco destro porta prevalentemente sangue ossigenato, mentre quello sinistro convoglia sangue attraversa, con il pancreas, con il duodeno e con la vena cava inferiore. Rami collaterali dell’a. sono: le arterie coronarie ...
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SANGUE (lat. sanguis; gr. αἷμα; fr. sang; sp. sangre; ted. Blut; ingl. blood)
Ettore REMOTTI
Adolfo FERRATA
Leone LATTES
Rodolfo MARGARIA
Agostino PALMERINI
Mario DONATI
Nino BABONI
Il sangue dei [...] s'accompagnano a una sindrome più o meno grave, che può anche portare alla morte.
Le sostanze proteiche del plasma sono date da albumina (4 tratta di raccogliere il sangue con un ago dalla vena, immetterlo in un recipiente generalmente a forma di ...
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RENE (gr. νεϕρός; lat. ren; fr. rein; sp. riñón; ted. Niere; ingl. kidney)
Primo DORELLO
Ermanno MINGAZZINI
I reni sono due grosse ghiandole a struttura tubulare composta, che hanno l'ufficio di separare [...] aorta e per mezzo di un ramo efferente si scarica nella vena cardinale posteriore (fig. 1).
Il metanefro, detto anche rene o bacinetto, da cui si diparte l'uretere (condotto che porta l'urina nella vescica). La sostanza corticale ha un colorito rosso ...
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NERVOSO, SISTEMA
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Giulio CHIARUGI
Michele MITOLO
Silvestro BAGLIONI
Mario CAMIS
Vittorio CHALLIOL
Massimiliano GORTAN
Primo DORELLO
Amedeo HERLITZKA
Onorino [...] ore. In casi patologici (meningite, tumori, stasi nella vena cava superiore, ecc.) la secrezione del liquido può essere del nervo non si arresta al punto sul quale lo stimolo viene portato, ma si propaga lungo la fibra nervosa: il nervo cioè conduce ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] definita ''impero del male'', assunse subito toni da ''guerra fredda'' e portò la nuova amministrazione a una politica di riarmo che fece balzare le spese trad. it., 1986) affronta, nella vena naturalistica che è tratto distintivo della drammaturgia ...
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GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
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Città della Liguria.
Sommario: [...] di Galliera che elargì la somma di 20 milioni per i lavori del porto, la costruzione del Molo Lucedio e del Molo Giano; e al principio della nostra prima letteratura, e, quanto a vigoria di vena, si sollevano su quelli degli altri poeti coevi dell' ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...