FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] della logica cartesiana, la Logique ou art de penser di A. Arnauld e P. Nicole, non senza alcune significative variazioni, dovute in gran parte all'inserimento di tematiche malebranchiste. Così, mentre la seconda, terza, quarta e quinta parte ...
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GRANDI, Giuseppe
Francesco Tedeschi
Nacque a Ganna, presso Varese, il 17 ott. 1843, da Francesco Giuseppe, falegname, e da Marianna Cerutti, terzo di sei fratelli.
A tredici anni avviò il suo apprendistato [...] del confronto con la contemporanea pittura. Fu realizzato in marmo, per essere poi ripreso, in dimensioni ridotte e con leggere variazioni, in più versioni (due, una in gesso e l'altra in bronzo, nella Galleria d'arte moderna di Milano; altre ...
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MANTEGAZZA, Paolo
Giuseppe Armocida
Gaetana Silvia Rigo
Nato a Monza il 31 ott. 1831 da Giovan Battista e da Laura Solera, completò a Milano gli studi classici, durante i quali fu allievo, tra gli [...] scienze positive, il M. intendeva porre a fondamento dello studio dei caratteri somatici, psichici e culturali nelle variazioni etniche anche discipline come la fisica e la chimica.
Il suo insegnamento, compreso dapprima nella sezione di filosofia ...
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LUCCA, Francesco
Marcoemilio Camera
Nacque a Cremona il 21 dic. 1802 da Domenico, assistente di finanza, e da Paola Albrisi, milanesi. Si diplomò giovanissimo in clarinetto ricoprì l'incarico di secondo [...] Ricordi dall'autorità giudiziaria, il L. dovette sempre più ripiegare sul genere delle libere trascrizioni, delle fantasie e delle variazioni.
Dal 1833 e per oltre trent'anni il nome del L. apparve affiancato anche a quello dell'Euterpe ticinese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Filomusi Guelfi
Pasquale Beneduce
Il contributo originale di Filomusi Guelfi alla cultura giuridica nazionale consiste nell’aver rivisitato la tradizione enciclopedica, con il suo ambizioso [...] sia un punto fermo»), è necessario mettere a valore le rappresentazioni del diritto e dello Stato, poiché le loro «variazioni fondamentali», fino a oggi ignorate, «non sono estranee alla concezione di un Codice civile» (La codificazione civile e le ...
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CURRADI, Francesco
Ludovica Trezzani
Figlio dello scultore Taddeo di Francesco detto Battiloro e di Stella Ghini, nacque a Firenze nel 1570.
La prima formazione avvenne, secondo il Baldinucci (1681-1728), [...] " tipici della pittura fiorentina del primo Seicento alla quale rimase sostanzialmente fedele nella sua produzione che non registra variazioni stilistiche degne di nota. Nei suoi dipinti di soggetto religioso, pale d'altare o tele di minore formato ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] . Alla ripetizione quasi puntuale di una formula che nelle singole opere si diversifica attraverso minime e pur sensibili variazioni hanno spinto senza dubbio il successo riscosso dai prototipi e le abitudini della bottega.
È verosimile, malgrado ne ...
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GIARDINA, Andrea
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Patti (Messina) il 28 nov. 1875 da Giuseppe e Caterina Rao. Laureatosi in scienze naturali a Palermo nel 1897, fu assistente prima di N. Kleinenberg, [...] citoplasma erano dovuti a raggrinzimenti o rigonfiamenti del citoplasma per il diffondersi di sostanze che provocavano variazioni osmotiche, con conseguenti spostamenti che simulavano trazioni o repulsioni. Con i lavori Sulla presenza di cristalli ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] in tutte le stanze, tranne l'ultima, in cui "sentire" (v. 44) si ripete dal V. 26. Frequenti anche le variazioni sinonimiche come la gradatio "inavanza" (v. 23), "montare" (v. 40), "sale" (v. 42). Tutta la poesia gioca sul costante contrappunto ...
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FERLONI, Antonio Severino
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Borgo San Donnino (od. Fidenza in prov. di Parma) il 17 apr. 1740 da Giacomo, negoziante in quella città, e da Francesca Rovaldi. Dopo i primi [...] , provocando la perdita di tutti i suoi averi e del manoscritto di un'opera che poteva formare trenta volumi: Storia delle variazioni della disciplina della Chiesa. Su quest'opera, di cui il F. doveva aver molto parlato, sostenendo che era il frutto ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...