Vanno compresi sotto questa voce tutti gli animali che, nell'ambiente marino, vivono singolarmente o in comunità e associazioni sui fondali che si estendono dalla base della scarpata continentale, dalla [...] distribuzione verticale della fauna abissale occorre tenere presente che di fronte a specie euribate, cioè più tolleranti alle variazioni di pressione e che quindi possono spostarsi a livelli batimetrici differenti, ve ne sono altre stenobate, meno ...
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Bioluminescenza
Franco Magni
di Franco Magni
Bioluminescenza
sommario: 1. Introduzione. 2. Distribuzione della bioluminescenza nel mondo vivente e struttura degli organi luminosi: a) Batteri e Funghi; [...] è dubbio quindi che gli spettri di emissione dipendano dalla specificità della luciferasi, ed è possibile che piccole variazioni strutturali di quest'ultima siano la causa delle differenze di emissione spettrale nelle varie specie. Sembra ragionevole ...
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Entomologia
Baccio Baccetti
di Baccio Baccetti
Entomologia
sommario: 1. Introduzione. 2. I pionieri. 3. Il sistema degli Insetti, la faunistica e la morfologia del dermascheletro. 4. La micromorfologia. [...] delle specie che si muovono entro questi quattro fattori ambientali consente un certo ambito di variabilità in risposta alle variazioni delle componenti climatiche. Il genetista di popolazione studia appunto queste risposte e se ne vale allo scopo di ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] , I [1861], 1, pp. 52-76; 2, pp. 200-227), approfondi i problemi di tassonomia e propose variazioni significative nei criteri di classificazione, accentuando in essi il valore dei caratteri embriologici (Sulla classificazione degli animali, in Atti d ...
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BRUNELLI, Gustavo
Maurizia Cappelletti Alippi
Nacque a Roma il 18 giugno 1881 da Enrico e da Antonietta Favilli-Bacci; si laureò in scienze naturali a Roma con una tesi che aveva preparato, sotto la [...] uno studio più accurato del problema e ipotizzando un fattore di ordine superiore capace di regolare con le sue variazioni quello insito nel plasma, mentre questo a sua volta influirebbe sul complesso cromosomico.
La ricerca delle cause lontane dei ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] il cambiamento di cui una specie è capace avviene, quando le condizioni lo rendono necessario, in breve tempo:
L'intera variazione dal tipo originario che una qualunque sorta di cambiamento possa produrre può di solito aver luogo in un breve periodo ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] di ablazione, poiché stanno per la maggior parte sotto il limite climatico delle nevi e sono quindi soggette a variazioni in estensione e potenza per ragioni climatiche. Le l. glaciali sono tuttavia soggette a continui avanzamenti a causa della ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] in molti casi, riconoscere all’esame microscopico diretto o mediante trattamento con alcuni reattivi che ne determinano specifiche variazioni cromatiche. Una delle caratteristiche delle f. è il titolo, la massa cioè di una certa lunghezza di filato ...
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In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto.
Psicologia
Il complesso coerente di atteggiamenti [...] . Va notato, tuttavia, che l’esposizione all’ascolto, all’audiovisione televisiva e all’uso di terminali video è soggetta a variazioni notevoli da contesto a contesto, da soggetto a soggetto, da un’età all’altra. Quanto appare informe o generico in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] istochimici elaborati da Jean Brachet, a quel tempo ospite della Stazione zoologica di Napoli, concluse che le variazioni quantitative osservate suggerivano: la presenza di DNA esclusivamente nei nuclei (quantitativamente variabile con il grado di ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...