Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] i sistemi sociali, come ogni sistema vivente, presentano tassi variabili, da 0 a n > 1, di fecondità 183).
Rispetto alla congerie di indicatori di cui sono ricche le statistiche sociali, ma che raramente informano le concrete azioni di policy, non ...
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Cooperazione economica internazionale
Enzo Grilli
Introduzione
La cooperazione economica internazionale attuale ha caratteristiche che la distinguono abbastanza nettamente da quella del passato. È di [...] La Società promosse altresì la standardizzazione dell'informazione statistica sul piano internazionale e la sua diffusione. import di materie prime agricolo-alimentari è ancora soggetto a dazi variabili da parte della CEE, e a dazi fissi elevati, in ...
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Comunità
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il termine 'comunità', derivato dal latino communis, appartiene al linguaggio corrente ma anche al linguaggio di molte discipline: con significati tecnici di non facile [...] adattamento dell'individuo a situazioni di incertezza e di variabilità tipiche dei contesti sociali moderni. Si tratta dunque tecniche di ricerca: l'uso e il trattamento di statistiche come l'osservazione partecipante, l'analisi del contenuto di ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] scientifico' e meno moralistico.
I suoi seguaci usavano dati statistici (riportando la distribuzione dei tassi di devianza su mappe obiettivo dell'atto e le sue varianti dipendenti da variabili sociologiche standard, quali la classe, il sesso, il ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] tratti. Negli esseri umani, uno studio della variazione in 20 variabili antropometriche condotto in due diversi gruppi etnici ha rivelato che (a destra della figura). Viene utilizzato un dato statistico (D) che misura la neutralità selettiva. Se le ...
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In campo contro l’Alzheimer
Pietro Calissano
Rita Levi-Montalcini
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la centrale operativa fondamentale, è l’organo del corpo dotato della massima complessità. [...] alimentare, dello stile di vita e di altre variabili che possono più o meno direttamente favorire l diversi anni rispetto a quella maschile, aumentando quindi per semplici motivi statistici il rischio di malattia. In uno studio più recente, infatti, ...
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Gene
Guido Modiano
Come per tutti gli altri elementi, anche nel caso del gene non è semplice darne una definizione. Il primo passo verso la comprensione di qualsiasi tipo di unità consiste nel darne [...] 'approccio formale. Basato solo su inferenze statistiche (come quelle delle leggi di Mendel sulle gli individui normali effettivamente tutti questi geni funzionano, anche se in misura variabile da uno all'altro (per cui il carattere è poligenico); ma ...
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Epidemiologia: morbilità e mortalità
Simona Giampaoli
Giuseppe Traversa
L'epidemiologia è una disciplina collocata nell'ambito della medicina e della sanità pubblica. I suoi contributi principali consistono [...] trattamento. Ciascun soggetto può essere esposto per un tempo variabile e quindi, conta (pesa) non in quanto singola del mondo, e vengono utilizzati in statistiche facilmente accessibili. Queste statistiche sono costruite sulla base della causa ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] dall'etnometodologia soprattutto a proposito dell'uso delle statistiche ufficiali nel campo della devianza (anche se può tipo di interazione sembra maggiormente influenzato da variabili storico-culturali.(V. anche Sociologia).
Bibliografia
Atkinson ...
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Le piante che coltiviamo e gli animali che alleviamo a fini alimentari sono molto diversi da quelli che conoscevano i nostri antenati neolitici. I miglioramenti introdotti da allora sono serviti ad aumentare [...] effetti della valutazione delle coltivazioni di OGM si fondano su statistiche insufficienti a isolare l’impatto di una pianta geneticamente modificata da tutte le altre variabili che influenzano le prestazioni della coltivazione, quali, per es., la ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...