I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] , come ora vedremo, una misura della variabilità di una variabilecasuale X, ed è definita matematicamente nel modo volta da Rubel e Wiesel nella corteccia visiva. In condizioni normali, l'occhio rimane fermo in una data posizione per circa ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] casi si sono anche individuate relazioni non casuali tra le frequenze con cui ‘segregano’ in inglese sickle ‒ invece che la normale forma a disco biconcavo) e che è sequenza di DNA molto breve esistono due siti variabili A e B e un individuo ha il ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] un nuovo campo d’indagine sulla variabilità dell’uomo, consentendo di approfondire e a fenomeni casuali (deriva genetica, cioè il cambiamento casuale delle frequenze tipi ritenuti, in seno alla società, ‘normali’; in quali modi si attua il processo ...
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L’insieme di individui o oggetti in un determinato ambito, considerati nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Astronomia
P. stellare
L’insieme di stelle caratterizzate dalla loro composizione [...] chiamato effetto Wright, o limitazione automatica della variabilità. Quando una p. si riduce a un sono avvantaggiati rispetto agli individui normali, perché sono più resistenti si riproducono sessualmente con incroci casuali, al quale si fa ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] del sistema immunitario: la necessità di distinguere tra i normali componenti dell'organismo (self) e le molecole estranee sequenze casuali, non codificate nel genoma (le sequenze N), che amplificano sensibilmente il repertorio di regioni variabili. ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] .000 geni e un contenuto di DNA estremamente differente, variabile tra 8,8×10⁶ bp e 6,9×10 del contenuto di informazione di sequenze (normali e mutanti per una o più . Tuttavia il fatto che una sequenza casuale sia dotata di alta c. contraddice la ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] contatto con l'antigene. Dopo un tempo variabile, in funzione del protocollo d'immunizzazione utilizzato è la conseguenza di cambiamenti casuali nella sequenza del DNA con inserzione del vettore su geni normali.
Pur con questi limiti, tentativi ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] 1966).
L'associazione non casuale dei tumori maligni con difetti volume tumorale, fra l'altro assai variabile da caso a caso, non è FV3 è stato isolato da un tumore renale, FV1, FV2 da rane normali); altri ceppi con la sigla L (L1, L2, L3, ecc.), ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] del DNA inizia in molti punti differenti e in modo casuale nell'intero nucleo. L'eterocromatina, che è spesso adesa alla
B. Degenerazione grassa, steatosi. Molte cellule normali presentano variabili quantità di grasso, che può aumentare in ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] di sviluppo è la tendenza a dare un normale risultato finale anche se vengono prodotte nel la loro grandezza e la loro forma, fosse variabile tra specie diverse, ma costante all'interno corrispondenza si sia verificata casualmente e sia stata poi ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...
processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...