L’insieme degli organi che, nei Vertebrati, provvedono alla produzione dei linfociti (linfopoiesi) e alla circolazione della linfa (fig. 1).
Anatomia comparata
Secondo alcuni autori il sistema l. è originariamente [...] reticoloistiocitario, alla quale si associano, in misura variabile, un’iperplasia linfocitaria e una componente flogistica spontaneamente per essere poi seguita (a distanza di tempo variabile) dalla tumefazione di altri gruppi di linfoghiandole. In ...
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(o ghiandola mammaria) Ghiandola cutanea, propria dei Mammiferi. Presenti (due nella specie umana) in ambedue i sessi, le m. sono compiutamente sviluppate solo nel sesso femminile, in cui hanno la funzione [...] sessualmente matura e nullipara la m. rappresenta un rilievo con un diametro generalmente intorno ai 12 cm e uno spessore variabile da caso a caso (fig. 1). Dal centro della m. si solleva il capezzolo, grossa papilla cutanea, dura, rosea, tronco ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] chiamati giunzioni serrate o gap junctions. Queste giunzioni sono costituite da 'pori' proteici (connessoni) a permeabilità variabile, che connettono il citoplasma di due cellule. Le sinapsi chimiche, le più diffuse tra i vertebrati, operano ...
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malattie infettive
Gabriella d’Ettorre
Organismi microscopici all’attacco
Quando un virus, un batterio o un fungo viene a contatto con l’organismo umano ne può danneggiare i diversi organi o apparati [...] . La durata di questo periodo a volte è costante, come nel caso del morbillo e della varicella, altre volte è variabile e può essere estremamente breve, o in certi casi così lunga da rendere difficile il riconoscimento della relazione tra il contagio ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...]
La tesi principale dei nuovi teorici era che la variabile cruciale nello studio della devianza non fosse l'attore ( l'aspetto obiettivo dell'atto e le sue varianti dipendenti da variabili sociologiche standard, quali la classe, il sesso, il potere, ...
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Distrofia muscolare
Giovanni Salviati
Romeo Betto
Le distrofie muscolari sono un complesso eterogeneo di malattie geneticamente determinate, il cui difetto primario è localizzato nel muscolo scheletrico; [...] creatinchinasi sierica. I sintomi iniziano a manifestarsi in media a 10 anni, e la perdita di deambulazione può avvenire a età molto variabili, fino a 78 anni, con una media intorno ai 48 anni.
Il cuore di solito è colpito nella distrofia di Duchenne ...
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Pancreas
Daniela Caporossi
Livio Capocaccia
Il pancreas (dal greco πάγκρεας, composto di πᾶν, "tutto", e κρέας, "carne") è un organo retroperitoneale privo di capsula, non palpabile e di difficile [...] fegato o la parete intestinale.
Nella maggioranza dei Vertebrati l'organo è costituito da una struttura compatta, di forma variabile, spesso contenente un dotto unico che si collega all'intestino in posizione ventrale oppure dorsale. In alcune specie ...
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Sole
Pietro Santoianni
La vita sul nostro pianeta dipende dalla luce solare: l'esistenza di forme viventi è condizionata da una fonte di energia sufficiente ad alimentare le complesse modificazioni [...] fotoindotte sono le cheratosi attiniche, lesioni piane o leggermente rilevate, ricoperte da sottili squame di colore variabile dal bianco grigiastro al grigio scuro, strettamente aderenti alla cute sottostante.
Tali lesioni possono, negli anni ...
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Necrosi
Matteo A. Russo
La necrosi (dal greco νεκρός, "morto") costituisce, insieme all'apoptosi (dal greco ἀπὸ, "da", e πτῶσις, "caduta"), una delle due forme di morte cellulare. Questa rappresenta [...] modificazioni associate a questo adattamento vengono denominate lesioni subletali e sono caratterizzate da un grado variabile di alterazione strutturale (evidenziabile al microscopio elettronico) e da risposte biochimiche che permettono alla cellula ...
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Pigmentazione
Gian Carlo Fuga e Monica Scioscia-Santoro
Nel regno animale il colore della cute, dei peli e delle penne appare caratterizzato da una estrema varietà in dipendenza da numerosi fattori: [...] di alimenti contenenti tale sostanza o a un disturbo generale. Il termine di ipercromie di origine ematica indica quel colore, variabile dal giallo-verde al rosa-violetto, che la cute assume in seguito alla presenza in essa di un anomalo stravaso di ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...