Rene
Gabriella Argentin
Giulio A. Cinotti
Il rene è un organo proprio dei Vertebrati, che assicura l'eliminazione dall'organismo (attraverso un complesso meccanismo di filtrazione glomerulare e riassorbimento/secrezione [...] a cause diverse e si accompagna a una sintomatologia variabile a seconda del livello in cui l'ostruzione si età superiore a 50 anni; possono talora infettarsi, ma nel complesso richiedono solo di essere differenziate da disordini di natura più seria ...
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Eutanasia
Eugenio Lecaldano
Nuove condizioni sociali e mediche del morire
La discussione sull'eutanasia non è certo limitata al nostro secolo. Già il mondo antico affrontava le complesse questioni, [...] strettamente correlata alla singola situazione e variabile sulla base degli sviluppi della medicina. dell'eutanasia attiva e volontaria sono state adottate in Danimarca e Olanda.
Più complessa è la situazione in un paese come gli Stati Uniti, in cui ...
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Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] nel contempo, anche se il livello di danno è molto variabile: si va infatti da specie parassite la cui invasione passa sono per lo più diffuse soltanto nel mondo tropicale, e complessivamente si stimano più di mezzo miliardo di casi (incluse le ...
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Intestino
Daniela Caporossi
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
L'intestino (dal latino intestinum, derivato di intus, "dentro") rappresenta il tratto del tubo digerente, compreso nella cavità addominale, [...] valvola ileocecale e termina a livello dell'ano; ha una lunghezza assai variabile, in media 180 cm, una superficie che varia da 640 a 1615 trasverso e discendente circonda, inquadrandolo, il complesso delle anse del tenue mesenteriale, ossia digiuno ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] ai 21 anni circa: essa presenta comunque ampi margini di variabilità. Talvolta si ha un ritardo rilevante dell'eruzione o anomalia, o per meglio dire una disembrioplasia piuttosto complessa, espressione di un vero e proprio sovvertimento avvenuto ...
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Rita Levi Montalcini
Vittorio Sgaramella
Alessandro Villa
Clonazione
Ex uno plures?
Clonazione di geni, di cellule, di organismi
di Rita Levi Montalcini, Vittorio Sgaramella, Alessandro Villa
16 agosto
Il [...] in un altro; si pensi, per es., alla variabile distribuzione delle cellule staminali: i pochi successi della clonazione uomo in particolare, il comportamento è il risultato di una complessa integrazione di un elevato numero di informazioni a opera del ...
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Medicina complementare e alternativa
Roberto Raschetti
Nel corso degli ultimi decenni si stanno diffondendo nel mondo occidentale, in misura sempre più estesa, diversi tipi di trattamenti, rimedi e [...] l'estrema diversità delle pratiche incluse nelle MCA è particolarmente complesso definire un sistema di classificazione esaustivo, anche perché la definizione di ciò che è riconducibile alle MCA è variabile nel tempo. Un tentativo è stato fatto dal ...
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Alimentazione
Aldo Mariani Costantini
L'alimentazione comprende tutto l'insieme dei momenti e dei processi che, tramite il procacciamento e l'uso di generi di origine animale e vegetale, forniscono [...] comunque, sembra emergere per particolare importanza: la variabile rappresentata dall'ampiezza delle opzioni alimentari. Di fatto 40 anni fa, ma anche a 10 anni fa. L'esame complessivo conferma la generale adozione di una dieta ricca di alimenti di ...
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Malaria
David Modiano
Il termine italiano 'mal'aria', corrispondente al francese paludisme, deriva dall'errata convinzione che gli accessi febbrili osservati nella stagione estivo-autunnale in varie [...] ovale e 18÷40 per P. malariae. Il grado di patogenicità è variabile rispetto alla specie, essendo P. falciparum l'unico plasmodio 'umano' in parziale resistenza clinica. L'immunità antimalarica è complessa ed è essenzialmente sia specie- che stadio ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] punti che sono distanti l'uno dall'altro. Nel suo complesso, durante l'addestramento, lo spazio di attivazione dello strato intermedio di memoria a breve termine con tempo di decadimento variabile.
Una rete ricorrente è altresì in grado di impegnarsi ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....