MAGINI, Giovanni Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Padova il 14 giugno 1555. Della famiglia, non agiata, sono noti solo i nomi del padre, Pasquale, e di un fratello, Sebastiano. In una lettera a G. Galilei [...] 1631) fu in realtà una contraffazione della prima. La teoria del primo mobile (rotazione diurna degli astri sulla voltaceleste) comportava trasformazioni tra misure di angoli e lineari; l'opera illustrò le applicazioni in astronomia, gnomonica e ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] sfondo di luoghi nemorensi; le quattro porte sono immaginate come le aperture delle tende dipinte (il soffitto, rappresentante la Voltaceleste, crollò nel 1959). Seconda sala: alle pareti Vedute di Nemi (in un riquadro, la data 1784); nel soffitto ...
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GRANDI, Giovanni Battista
Sabina Brevaglieri
Figlio di Antonio Maria, nacque a Varese nella parrocchia di S. Vittore e fu battezzato il 6 giugno 1643. Accanto ad A. Castelli, detto il Castellino, il [...] A. Porta.
Commissionati dal guardiano C.A. Rotondi, gli affreschi della volta d'accesso e di quella centrale con la Gloria di s. Antonio nel gioco illusionistico, ritmano la continuità della voltaceleste, sperimentata a Monza, venne ripresa nel 1715 ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De Vulparia, Vulpario), Lorenzo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benvenuto di Lorenzo, nacque nel 1446 a Firenze (Pini-Milanesi, 1876, che non citano la fonte; per contro, [...] noto di uno scambio di informazioni tra il D. e l'artista tedesco col quale avrebbe preparato una rappresentazione della voltaceleste.
Di tutte le macchine costruite dal D. è rimasto ben poco: in un catalogo provvisorio che comprende una ventina di ...
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FONTANA, Giovanni Battista
Harula Economopoulos
Nacque a Verona nel 1541 da Girolamo, pittore veronese attivo a Trento negli anni del concilio, e da una Caterina di cui si ignora il casato; la data [...] Mercurio, Sole, Luna (fascia occidentale) e Venere, Giove, Saturno (fascia orientale). La complessa decorazione della voltaceleste si rifà ad un globo di provenienza italiana appartenuto alle collezioni dell'arciduca (Ilg, 1882).
Parallelamente all ...
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MARALDI, Giacomo Filippo
Cesare Preti
Nacque il 21 apr. 1665 a Perinaldo (Pec Rignault) presso San Remo, allora nella Contea di Nizza, primo degli otto figli di Giovanni Francesco, capomastro e architetto [...] tempi della residenza oltremontana e per oltre quarant'anni, si dedicò al progetto di realizzare un catalogo della voltaceleste, rimasto incompiuto e mai pubblicato, forse per non essere riuscito a calcolare il parallasse stellare, sebbene le sue ...
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BORNATI, Virgilio
Gaspare De Caro
Figlio di Tonino di Virgilio, appartenente a una tra le più antiche famiglie bresciane, e di Pierina Ugoni, nacque a Brescia il 30 giugno 1427. Non si sa dove compisse [...] poi smarriti, egli sarebbe stato un cultore di astrologia, avrebbe scritto alcuni discorsi sulle cose celesti e avrebbe anche costruito due globi - della voltaceleste e della Terra -andati anch'essi perduti. Pure perduta è un'opera in versi del ...
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CAVINA, Pietro Maria
Marco Palma
Nacque a Faenza con ogni probabilità nel 1637 dal notaio Sigismondo e da Elisabetta Donelli.
Esercitò la stessa professione del padre, che intraprese giovanissimo: i [...] (Venetiis 1667). Seguì un lavoro di maggior impegno, frutto di studi della voltaceleste, le Congetture fisico-astronomiche della natura dell'universo sopra alcune osservationi celesti nelle fisse, havute in Faenza (Faenza 1669). In quest'opera il C ...
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FORTE, Angelo
Enrico Peruzzi
Nulla è possibile ricostruire sulla vita e sulla famiglia di questo personaggio vissuto nel XVI secolo, né si può stabilire il luogo della sua nascita. La presenza di una [...] melothesia (la corrispondenza fra parti del corpo e costellazioni zodiacali, qui ampliata fino a comprendere l'intera voltaceleste), rivela come il rapporto tra pratica medica e fondamenti astrologici sia predominante nella ratio medendi del Forte ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] dei moti stazionari e ha affrontato, nel campo della meccanica celeste, il problema dei tre corpi. Intorno al 1917, ha analisi pura, questioni di carattere tecnico, trovano di volta in volta soluzione nella sua opera: ci limiteremo a ricordare ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...