Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] ricorre con il significato di insieme degli uomini, non di sistema celeste. Quando egli scrive che «mundus per ipsum factus est» ( su questo piano, piuttosto che su quello religioso. Una volta ammessa la divisione dei due poteri, Crell sosteneva che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] . Come se fosse strano che noi, sempre bassi e malvagi, pecchiamo; come se fosse possibile che possano qualche volta sbagliare quei corpi celesti che sempre obbediscono al volere di un Dio di bontà con immutabile ordine. Ma – essi rispondono – si ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] coi suoi - la moglie e sei dei nove figli - e la servitù alla volta di Crema, dove è stato nominato governatore.
Il 25 maggio è a San Michele centrale. Un esito felice cui presiede la volontà celeste. L'"occulta forza del fato" si trasforma - ...
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CONTARINI, Simone
Gino Benzoni
Nato il 27 ag. 1563 a Rubiana, nel Padovano, da Giambattista (1531-1563) di Simone e Marietta di Alessandro Gritti, il C. ebbe una sorella, Chiara, sposa a Girolamo Zane [...] lui e il C., il quale ultimo aveva, a sua volta, informato il Senato come il duca dì Parma l'abbia inondato "fida stanza" dell'eterno, invoca il "porto" della "santa magion" celeste. Il C., che nelle liriche giovanili ha cantato "il guardo, il riso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , poiché unica è la materia di cui sono composti i corpi celesti e quelli terreni fino ai più umili come lo scarabeo. La in un modo ora nell’altro, vuol dire che Egli è, di volta in volta, ora indeterminato ora determinato, e che in Lui c’è, come in ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] I, Bari 1980, pp. 1-45, 157-190, 71-112), a loro volta rappresentati. Sono invece di un omonimo i testi di melodrammi rappresentati tra il 1787 e astronomia di posizione e non contribuì alla meccanica celeste: nel 1716 scrisse che nei Principia Newton ...
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GAURICO, Luca
Franco Bacchelli
Nacque nel marzo 1475 a Gauro - un "casale" della contea di Giffoni (ora in prov. di Salerno) allora posseduta dai d'Avalos - da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] il nome di Paolo III, il G. partì in novembre da Venezia alla volta di Roma per rendere omaggio al nuovo papa, non senza aver prima chiesto temi natali personali mettendo a confronto la configurazione celeste al momento della nascita e le vicende e ...
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DRAGIŠIĆ, Juraj (Benigno Salviati, Giorgio)
Germana Ernst-Paola Zambelli
Nacque in Bosnia, a Srebrenica, in data incerta. Indicazioni autobiografiche portano agli anni fra il 1446 e il 1448; il Ćavar [...] e a lui indirizzata. Il D. si affrettò, a sua volta, a dedicare al Magnifico un proprio scritto dal titolo Septem et , in cui si trovava a pregare, alla presenza della corte celeste, i misteri più riposti e sottili della fede. La seconda parte ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] tra loro im brigada a casa l'uno de l'altro, che quando venía la volta a lui d'aparchiare mai non facea fare alcuna cosa de cusina in soa casa, e sulle speranze di ottenere la salvezza celeste.
La rappresentazione scientifica e teologica del mondo ...
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GONZAGA, Luigi, detto Rodomonte
Gino Benzoni
Nasce il 16 ag. 1500 a Mantova, e non a Gazzuolo residenza ordinaria dei suoi, da Ludovico e dalla genovese Francesca (ma chiamata pure Franchetta) di Gianluigi [...] e caro alle Muse nel XXVIII, "degno" consorte di Isabella, a sua volta "degna ella di lui". Un "onore" che l'"alto dir" di lode", almeno d'"onesta morte"; e se poi, per grazia celeste, ne sortirà vivo, sarà talmente "di ricche spoglie adorno" da ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...