Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] delle nuove r. a simbologia cristiana mostra l'interesse dell'uomo contemporaneo per il destino dell'umanità e la fine del nessun Paese dell'Occidente però i nuovi movimenti religiosi, qualunque definizione se ne adotti, sembrano superare il 2% della ...
Leggi Tutto
Nella fisiologia dell'uomo e degli animali questo termine designa il complesso dei fenomeni dovuti al movimento del sangue e, in generale, dei liquidi nutritizî. Nella fisiologia delle piante lo stesso [...] dopo avere attraversato il sistema capillare.
Nell'uomo e nei vertebrati superiori che vivono respirando quello venoso. Una seconda prova sperimentale basò sul fatto che in qualunque parte del corpo le vene legate diventano turgide tra la legatura ...
Leggi Tutto
Rispetto a tutto ciò che la c. prometteva negli anni Quaranta e Cinquanta, gli sviluppi realizzati in seguito da questa nuova scienza risultano in parte superiori e in parte inferiori all'aspettativa.
I [...] tra l'altro, di macchine per tradurre intelligentemente qualunque testo da una lingua in più altre. Neppure 1), di cuore e di altri organi, nonché la simulazione dell'uomo nello spazio, sono stati decisivi per la realizzazione di ordigni spaziali ...
Leggi Tutto
INDUISMO
Luigi Suali
. Il vocabolo, trovato e usato dagli studiosi europei, è malagevole da definire. La distinzione che si è voluta introdurre nella storia della civiltà indiana tra vedismo, brahmanesimo, [...] e sostiene che l'amor di Dio è da Dio stesso donato all'uomo come una grazia (cfr. Farquhar, Relig. Liter., p. 313). La della scuola è il monismo: Dio è impersonale, privo di qualunque attributo; la via delle opere (karma-mārga) è insufficiente per ...
Leggi Tutto
(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] la pecora può non valere per il topo o per l'uomo.
Va infine ricordato che Dolly non può essere una copia geneticamente le conoscenze quanto dal desiderio di arrivare primi a qualunque costo. Nel 1993, ricercatori statunitensi tentarono un ...
Leggi Tutto
Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] Piero de' Medici; ma, nell'apparenza, l'elezione dell'uomo intelligente ed esperto fu accolta con gioia e gl'inizi del "quantunque fussi ultramontano, non amava manco la Italia che qualunque altro signore italico" (Archivio di stato di Firenze: Medici ...
Leggi Tutto
. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] opinione, di parola e stampa, di riunione e di voto. Qualunque sia la struttura politica nella quale si concretizza una democrazia, i contrasti di bene e di male inerenti all'uomo, è impossibile concepire una società definitivamente stabilizzata; la ...
Leggi Tutto
La proprietà di rispondere in maniera adattativa al variabile ambiente esterno è una qualità comune a tutte le forme viventi ed è anche una caratteristica indispensabile alla loro sopravvivenza. È quindi [...] di fondamentale importanza, in qualunque studio di biologia, giungere a una comprensione, la più profonda possibile, al livello dei tessuti. In capo a qualche giorno l'uomo può tuttavia adattarsi alla vita alle basse tensioni di ossigeno (ovviamente ...
Leggi Tutto
MATRIMONIO (XXII, p. 585; App. I, p. 829)
Ugo NATOLI
La riforma del diritto matrimoniale è entrata in vigore in Italia dieci anni dopo la stipulazione del concordato con la S. Sede e la emanazione della [...] di età necessaria per contrarre matrimonio, che da 18 anni per l'uomo e 15 per la donna è stata portata rispettivamente a 16 e quello tra gli sposi che provi di essere stato, per qualunque causa anche transitoria, incapace di intendere e di volere, ...
Leggi Tutto
Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] 1926) ha premiato la statura di un singolare scrittore e uomo di teatro, la cui intraprendenza inventiva e formale costituisce un' è o dovrebbe essere l'identità sessuale, a qualunque sesso biologicamente si appartenga (e ormai nemmeno questo ...
Leggi Tutto
qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...