Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] che ne inventa le leggende, e quanto più si avvicina all'uomo, tanto più toglie astrazione alla definizione della sua arte e le der Kunstgeschichte, Strasburgo 1924; L. Venturi, Il gusto dei Primitivi, Bologna 1926; id., La critica e l'arte di ...
Leggi Tutto
È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] in piccole aziende messicane. Il minerale polverizzato nell'arrastro (mulino primitivo, a macine strascinate, azionato da muli) insieme con acqua , che è il primo tra i metalli lavorati dall'uomo. Già dai più profondi strati della città di Troia ...
Leggi Tutto
VENEZUELA (A. T., 153-154)
Emilio MALESANI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Ri.
Il più settentrionale degli stati sudamericani.
Sommario. - Geografia: [...] a est, soprattutto da arenarie e conglomerati. La superficie primitiva dovette essere piatta, livellata; ma poi l'erosione che esercítò una vera dittatura dal 1899 al 1908. Castro, uomo dotato di singolare energia, ebbe il torto di alienarsi oltre ...
Leggi Tutto
Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta [...] nella formazione di capanne o di caverne, ovvero in quella di monumenti primitivi che erano semplici agglomerazioni di grossi blocchi (dolmen, mura ciclopiche ecc.), l'uomo è passato a dare una "forma" architettonica ai suoi edifici, il procedimento ...
Leggi Tutto
Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] su cui lo stesso Durkheim insiste molto, che l'individuo primitivo esiste solo come parte della tribù e che il capo occasione di costruzioni, in cui un essere vivente, animale o uomo, viene ucciso o addirittura sepolto vivo nel luogo della costruzione ...
Leggi Tutto
. Biologia. - In biologia s'intende per teoria dell'evoluzione, o della discendenza, la dottrina secondo la quale sono apparsi dapprima sulla terra solo esseri viventi semplicissimi, dai quali, nella serie [...] vorrebbe l'opposta tesi, che, per es., quando fu creato l'uomo sia stata creata anche la tenia che vive nel suo intestino e ritroviamo, di norma, fra un organo allo stato semplice e primitivo in cui lo si trova nelle forme inferiori d'un gruppo ...
Leggi Tutto
LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] numero di predicati, che non erano meno contraddittorî rispetto al primitivo punto di partenza, per il fatto che si presentavano per l'oggettivismo era solo il suo specchio deformante. Considerato l'uomo come misura di tutte le cose, l'essere e il ...
Leggi Tutto
LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] , dei più tardi a uscire dallo stato di civiltà primitiva. Le frequenti migrazioni, il perenne stato di guerra, scomparse le differenze tra Romani e Longobardi ed è, inoltre, uomo di chiesa. Migliori manifestazioni di studio e di progresso di sapere ...
Leggi Tutto
NUOVA ZELANDA (A. T., 162-163; 169)
Lino BERTAGNOLLI
Carlo ERRERA
ZELANDA Quasi al centro dell'emisfero oceanico, 2000 km. circa a ESE. dell'Australia, dalla quale è separato mediante il Mare di Tasman, [...] abbia risentito in modo sensibile, anche all'infuori delle aree coltivate, l'azione trasformatrice dell'uomo civile. Il paesaggio vegetale primitivo si è infatti profondamente modificato, nelle provincie più densamente abitate, per l'invasione di ...
Leggi Tutto
TUNISIA (A. T., 112)
Attilio MORI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Delio CANTIMORI
Anna Maria RATTI
Emile Félix GAUTIER
Stato autonomo dell'Africa settentrionale sottoposto al protettorato [...] di Biserta (v.): una laguna costiera messa dall'opera dell'uomo in diretta comunicazione col mare. Più oltre, la costa s usati e le cure che vi si portano siano ancora affatto primitivi. Il patrimonio zootecnico della reggenza ascende a 448.671 bovini ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...