Diritto e politica
Dieter Grimm
La produzione del diritto
Le società premoderne
L'attuale rapporto fra diritto e politica è determinato essenzialmente dalla positivizzazione del diritto, ossia dal processo [...] un diritto fondato sul volere divino, e quindi non modificabile dall'uomo, pure esso distrusse la certezza, fin allora esistente e in turbative l'ordine sociale costituito, i compiti del moderno 'Stato del benessere' (Welfare State) consistono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] di Romano è complessa e articolata. Dipende dalla nozione di Stato moderno che egli possiede, che è poi la nozione dominante nel suo tempo tendere a garantire a tutti un’esistenza degna dell’uomo». Questo è il punto. Se questo principio dovesse ...
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Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del Regolamento parlamentare, analizzato in questa sede nella sua evoluzione storica, a partire dall’esperienza giuridica inglese e transalpina. [...] dei regolamenti parlamentari, all’interno della dogmatica moderna e contemporanea, trovi il suo approdo teorico e ciò in ragione di una importante pronuncia della C. eur. dir. uomo. Con la decisione del 28.4.2009, Savino e altri c. Italia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] modo di pensare e di atteggiarsi di fronte ai problemi dell’uomo e della sua storia, condiviso da studiosi diversi per formazione ( espressione della volontà politica, propria di uno stato moderno, che vuole realizzare il controllo sociale mediante ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] 18, pp. 56 s.). Non c'è dubbio che un uomo di origini borghesi possa aver ottenuto questa prestigiosa carica solo avendo compiuto così artificioso da risultare a malapena comprensibile al lettore moderno, mentre il contenuto vero e proprio è quasi ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] più ambiziosi e suggestivi prodotti della cultura giuridica d'età moderna. Nel 1669, infatti, presso gli eredi Corbelletti di Roma molte inimicizie e la fama diffusa tra i contemporanei di uomo altezzoso e superbo. I suoi rapporti in Curia non furono ...
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Marta Bertolino
Abstract
Per cogliere la dimensione penale della famiglia non basta il titolo XI del codice penale del 1930, che disciplina appunto i delitti contro la famiglia. In esso non si esaurisce [...] fuori di tale titolo, peraltro strumentali alla ricostruzione del concetto moderno di famiglia. Il riferimento è agli artt. 307, co Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali ratificata in Italia nel ...
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Elvira Dinacci
Abstract
Lo studio analizza gli attuali difficili rapporti tra codice penale e legislazione speciale, concludendo per la necessità di recuperare un “nuovo ordine” che non può esaurirsi [...] ha visto nascere i presupposti umanitari nel moderno diritto penale, presupposti irrinunciabili per la riforma primo accoglimento in Francia, nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789; successivamente nelle Costituzioni ...
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Persona giuridica
Ettore Gliozzi
di Ettore Gliozzi
Persona giuridica
Le organizzazioni chiamate 'persone giuridiche'
Nel linguaggio giuridico s'intendono per 'persone giuridiche' certe organizzazioni [...] categoria appartengono le associazioni più importanti di uno Stato moderno, quali i partiti politici e i sindacati. L' conviene di considerare come propria la volontà di un unico uomo o di un'unica assemblea di uomini deputati a rappresentarli. ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] Maffeo Gambara. Il trattatello, suddiviso dall'editore moderno in 18 paragrafi, si apre con l'attribuzione G., tesi di dottorato, Messina 1995; L. Piacente, B. G.: l'uomo e il letterato, in In supreme dignitatis: per la storia dell'Università di ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...