Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] ad allora sullo sfondo quasi a ostentare la propria condizione di uomo molto autorevole - e dunque anche papabile - ma gravemente malato di tolleranza l'origine dell'indifferentismo che affliggeva il mondo moderno; di qui il suo invito ai sovrani "a ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] storico: "... il dramma di una storiografia e dell'uomo che così nobilmente la impersonava: da una parte la cui primo volume, anticipato in parte sotto forma di articoli in Civiltà moderna, apparirà a Torino nel 1933 (ristampa: Napoli 1977 e, di ...
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MANFREDI, re di Sicilia
Walter Koller
Nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II (primo di questo nome come re di Sicilia); l'identificazione della madre con Bianca, figlia della marchesa [...] De vulgari eloquentia, 1, 12) M. incarna l'ideale dell'uomo che si perfeziona con la formazione culturale. Gli stessi avversari non gli la caricatura di un sovrano moralmente corrotto.
Anche il giudizio moderno su M. è controverso: da una parte egli è ...
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CHABOD, Federico
Franco Venturi
Nacque ad Aosta il 23 febbr. 1901. Il padre Laurent, notaio, era originario della Valsavaranche; la madre, Giuseppina Baratono, era di famiglia eporediese. Lo Ch. venne [...] suggestioni che egli traeva così dalla sua esperienza di storico internazionale come dalla sua passione di uomo che con la politica moderna era entrato a diretto contatto erano venute trasformando profondamente ogni suo programma e schema originario ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] più erudita dei due lavori su Bernardino Ochino,uomo del Rinascimento e riformatore (Pisa 1929)e su E. Cochrane-J. Tedeschi, D. C.: a historian (1904-1966), in The Journal of Modern History, XXXIX(1967), pp. 438-445; G. Miccoli, D. C., in Nuova riv. ...
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CELESTINO III, papa
Volkert Pfaff
Giacinto (Hyacinthus) Bobone nacque a Roma all'inizio del sec. XII da Pietro Bobone capostipite della nobile famiglia, che assumerà il nome Orsini. Abbracciò la carriera [...] imperiale per tentare una mediazione. Giacinto era considerato infatti uomo di assoluta integrità e di grande abilità diplomatica, allora qualcosa come un rudimentale sistema burocratico nel senso moderno.
La situazione era tale che il papa si vide ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] altro pontefice gli può essere paragonato. Un insigne studioso tedesco moderno, protestante, il Caspar, nella sua Storia del Papato, chiude e duraturo è attestazione del perpetuarsi del ricordo di un uomo di singolare rilievo. E, sempre per l'Oriente, ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] la forza lavoro più economica
Gli schiavi
Un uomo è schiavo quando è proprietà di un altro uomo. Lo schiavo non è libero, non dei Neri
La massima e più triste espressione dello schiavismo moderno fu la tratta dei Neri dall’Africa all’America. Dopo ...
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anarchismo
Massimo L. Salvadori
Storia di un'idea di libertà
Anarchia è una parola di origine greca che significa "assenza di governo". Fa riferimento al tempo stesso a una dottrina, a un'utopia e a [...] chi non ne ha alcuno, sono contrarie all'autentica natura dell'uomo. Gli Stati, i governi, i loro apparati amministrativi, gli della Rivoluzione inglese nel 17° secolo.
Il movimento anarchico moderno ha fatto la sua comparsa alla fine del 18° secolo ...
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Decolonizzazione
Adolfo Miaja de la Muela
di Adolfo Miaja de la Muela
Decolonizzazione
Sommario: 1. Delimitazione storica del concetto; comparazione fra la decolonizzazione odierna e la conquista dell'indipendenza [...] rendono difficile la costituzione in essi di uno Stato moderno, è al loro isolamento, che li rende scarsamente 25 novembre 1966, l'art. 1 dei due Patti sui diritti dell'uomo, nei quali si fa menzione esplicita del diritto sulle ricchezze e risorse ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...