Ordinamenti giudiziari e professioni giuridiche
Alessandro Pizzorusso
di Alessandro Pizzorusso
Ordinamenti giudiziari e professioni giuridiche
Le diverse professioni che presuppongono una formazione [...] possono tuttavia ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo, con sede in Strasburgo, a tutela dei 1979.
Varano, V., Organizzazione e garanzie della giustizia civile nell'Inghilterra moderna, Milano 1973.
Walker, R., Ward, R., Walker & ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] sociale si secolarizzò con la proclamazione dei diritti dell'uomo in nome della ragione, della quale il socialismo fu ebbe enorme in seguito (fu definito "il vangelo del socialismo moderno"), come parte qualificante di un corpus di scritti - fra cui ...
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Organizzazione internazionale
Benedetto Conforti
di Benedetto Conforti
Organizzazione internazionale
sommario: 1. La comunità internazionale e il suo diritto. 2. Caratteri dell'organizzazione internazionale [...] 2. Caratteri dell'organizzazione internazionale in senso moderno
Le organizzazioni internazionali, definibili, da un punto uso della forza dai rapporti fra Stati, sono noti anche all'uomo della strada; sicchè non è il caso neppure di ricordarli. Basti ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] publicae sponsio (Dig., 1, 3, 1) o - per dirla in termini moderni - il populus è l'ultima e definitiva fonte dell'autorità. Ma, con radicato il moderno costituzionalismo. Particolarmente feroci contro la teoria dei diritti dell'uomo furono l' ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] . La società spirituale voleva dunque l’interno dell’uomo mentre il fine dello Stato «è di stabilire fortuna di Machiavelli in G. Procacci, Machiavelli nella cultura europea dell’età moderna, Bari 1995.
23 T. Campanella, La città del sole, a cura ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] : anche noi, noi più di tutti, siamo i cultori dell'uomo" (ibid., p. 729).
Lo stesso 7 dicembre fu anche pubblicato 1998, pp. 511-18.
G.M. Vian, I santi di un papa moderno: le canonizzazioni di Paolo VI, in Santi del Novecento: storia, agiografia, ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] spigliate, che assistono fiere e curiose, a braccetto del loro uomo o tenendo un figlio per mano, a un evento che ciò stesso offrendo e tramandando una lettura in chiave decisamente moderna e individualizzata di quelle votazioni, quale si addiceva a ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Luigi Taparelli d’Azeglio, fratello del più noto uomo politico e scrittore Massimo). Una tra le prime esperienze può e deve con il progresso, con il liberalismo e con la moderna civiltà venire a patti e a conciliazione» (cit. in Aubert 1969, ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] di politica governativa tipica dei sistemi rappresentativi di tipo moderno, gli anni di Cavour al potere hanno un’ dai ranghi militari, come Carlo Felice Nicolis di Robilant, altro «uomo del re», che vi rimase per più di un decennio. Nomina ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] il contratto sociale, rimane il nucleo centrale del positivismo moderno, che vincola la validità del diritto alla sua origine , b) non richiedono comportamenti che esulano dalle capacità dell'uomo comune, e c) non cambiano con frequenza tale da ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...