Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] sistemi di pensiero “forte” elaborati nel mondo classico e moderno, intenti a individuare una fondazione ultima e normativa dei disinvoltura, compirà questa azione, esattamente come l’uomo dell’esempio precedente, nonostante le differenze tra gli ...
Leggi Tutto
La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] poveri; nonché molti altri elementi democratici e tipici di un moderno Stato sociale come ad esempio la possibilità di emanare norme ’ebraismo. I riformati hanno eliminato la separazione tra uomo e donna durante le funzioni, tollerano le unioni ...
Leggi Tutto
La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] e, al contempo, delinea l’origine dell’habitus del pensiero moderno, restituendoci le scene primarie, gli schemi e le tracce che presente. È un classico in quanto opera che parla all’uomo di sé, senza cessare mai di raccontare e svelare, invitando ...
Leggi Tutto
[leggi la prima parte]
Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] Sulla differenza della struttura linguistica dell'uomo e sulla sua influenza sullo sviluppo spirituale -looking” dove hǎo significa “good” e kàn “look”. Anche in ebraico moderno riscontriamo la forma tov-mar’e (טוֹב מַרְאָה), “di bell’aspetto”, che è ...
Leggi Tutto
L’asse a cui oggi si riconduce principalmente il termine nostalgia è quello temporale: si ha nostalgia della propria adolescenza, a volte di un amico perso, spesso di qualcosa che non c’è stato. Pochi [...] studiosa russa Svetlana Boym, è una «ribellione contro l’idea moderna di tempo, del tempo della storia e del progresso».
di una dittatura. Se c’è qualcosa di difficilmente attaccabile per un uomo, infatti, è il concetto di sé.
Per saperne di ...
Leggi Tutto
Nei secoli intercorsi dal mondo greco-romano fino ai nostri giorni, la pratica sociale relativa all’arte è stata delle più diverse e polimorfe: come ricorda in modo tanto essenziale quanto efficace Gianni [...] e le altre si confondevano con tutte le altre «tecniche» inventate dall’uomo.
Per i greci, era invece la parola «téchne» a il piano delle scienze.
Paul Oskar Kristeller, nel suo The Modern System of the Arts del 1951-52, definì senza esitazione i ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: a) caratteristiche morfologiche principali...
Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in una fase caratterizzata dalle dimensioni...