POMPONAZZI, Pietro (latinizz. in Petrus Pomponatius)
Guido Calogero
Pensatore italiano del Rinascimento, nato a Mantova il 16 settembre 1462, morto a Bologna il 18 maggio 1525. Dopo avere studiato all'università [...] autonomo e non eteronomo. In ciò è il motivo veramente moderno della tesi etica del P., pure attraverso le forti reminiscenze si pone il problema dell'antitesi tra la libertà dell'uomo, condizione necessaria della sua moralità e imputabilità, e ...
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INIZIAZIONE
Nicola Turchi
. L'iniziazione è data da un insieme di riti che esprime e consacra il passaggio dell'individuo da uno stato o condizione di vita religiosa e sociale a un altro del tutto nuovo, [...] rispetto a quella antecedente, una rinascita dell'uomo nuovo dopo la morte dell'uomo vecchio. Si può essere iniziati: alla giuramenti, ecc., conservano le società segrete del mondo moderno; come riti d'iniziazione si possono anche considerare talune ...
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In prima approssimazione l'a. si può considerare come quel complesso di fenomeni che si manifestano nell'imposizione dall'alto, in forma gerarchica e con il ricorso alla coercizione, di comandi, ordini, [...] autoritari non si propongono né di cambiare l'uomo né di modernizzare la società. Lasciando un certo Mass.) 1975, vol. 3, pp. 175-411; A. Perlmutter, Modern authoritarianism. A comparative institutional analysis, New Haven-Londra 1981; Mort des ...
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E un termine adoperato anche comunemente per indicare il costume di chi si affida, per le conoscenze pratiche, all'esperienza dei fatti quali si offrono nella vita quotidiana. Questo uso è antico: cfr. [...] scuola galileiana, da cui mosse il metodo sperimentale della scienza moderna con l'enorme sviluppo che tutti sanno. A questo metodo, e quello erroneo: senza l'esperienza, disse Kant, l'uomo non avrebbe nessuna conoscenza, ma non per questo ha ragione ...
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Studiosa tedesca di teoria della politica, nata ad Hannover il 14 ottobre 1906, morta a New York il 4 dicem bre 1975. Laureatasi in filosofia con K. Jaspers a Heidelberg nel 1928, abbandonò, in quanto [...] della sua politicità (vale a dire del rapporto dell'uomo con gli altri uomini in comunità organizzate) viene male, 1964); nell'analisi della rivoluzione come fenomeno essenzialmente moderno inteso a liberare e a produrre libertà: On revolution ...
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(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] di erbe diverse. L'arco è di legno di palma, alto come un uomo o più, la corda di fibre di palma ritorte; le frecce di varie della letteratura brasiliana, José Verissimo, che "la letteratura moderna brasiliana è l'espressione di un pensiero e di un ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] male, ama la giustizia e detesta l'ingiustizia. Il re è l'uomo più potente nel mondo, ma il Cielo è sopra di lui e F. G. Henke, The Philosophy of Wang Yang-ming, Chicago 1916. Sui movimenti moderni: P. M. D'Elia, Un maître de la jeune Chine: Liang K'i ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] seguito.
Insomma, da un capo all'altro delle Alpi l'uomo ha lasciato tracce della sua svariata attività. L'attestano all' grandi vie di comunicazione che dovevano rimanere tali anche nell'età moderna, nelle Alpi centrali, sino al secolo XIII, i più ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] XVI, 5, le è sottratta perché non può esercitarsi che dall'uomo (Nov. 25); la μητρικὴ ἐξουσία può solo esistere se vi in corso i lavori per un Corpus dei documenti greci medievali e moderni (vedi Marc, Plan eines Corpus der griech. Urkunden des M. A ...
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(dall'arabo quṭn; fr. coton; sp. algodón; ted. Baumwolle; ingl. cotton).
Sommario. - Botanica: Generalità (p. 676); Sistematica dei cotoni (p. 678); Coltivazione: Storia (p. 679); La coltivazione nei diversi [...] ideato un nuovo ed economico metodo di raccolta; vedi appresso) un uomo può coltivare da 40 a 80 ettari, contro i 10-16 dei un terreno ottimo per questa coltura.
La coltivazione con criterî moderni vi cominciò verso il 1820, da quando il francese M. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...